L'ANALISI
13 Dicembre 2024 - 18:14
Marco Cagnati (Fiom Cgil) e Luca Bonali (Fim Cisl)
CASALMAGGIORE - Oggi, all’Ispettorato del Lavoro di Cremona, altri 25 dipendenti della Nidec Fir hanno firmato le dimissioni volontarie, operative dal 31 dicembre, accettando la buonuscita proposta dall’azienda. Le nuove adesioni si aggiungono alle 9 già registrate lo scorso 29 novembre, quando un primo gruppo di lavoratori aveva lasciato l’azienda, salvo poi manifestare il proprio disappunto dichiarando che quelle dimissioni non erano state realmente volontarie, ma indotte dalla situazione di precarietà. In segno di protesta, i lavoratori avevano simbolicamente esposto delle magliette a una pianta davanti alla sede aziendale.
Da parte sindacale la vicenda viene seguita passo dopo passo. Marco Cagnati, della Fiom-Cgil, spiega: «Abbiamo chiesto un incontro urgente con l’azienda per fare chiarezza sul futuro dello stabilimento di via Roma. Al momento non sappiamo che intenzioni abbia l’azienda. Sia che lo stabilimento venga mantenuto in funzione, sia che si proceda con il trasferimento in via Vanoni, sarà necessario eseguire dei lavori. L’incontro servirà per approfondire questi temi e capire quali sono le prospettive». Al momento in via Roma restano 27 operai e una cinquantina di impiegati. Questi ultimi continueranno a lavorare negli attuali uffici, mentre è sulla destinazione degli operai che i sindacati cercano di ottenere risposte. Se l’azienda deciderà di effettuare il trasferimento in via Vanoni, riguarderà tutti i 27 operai.
Anche Luca Bonali, della Fim-Cisl Asse del Po, si è occupato e si occupa della questione: «I prossimi passi saranno orientati a tenere fede a quanto abbiamo sempre detto, cioè che non vogliamo lasciare nessuno per strada. Chi ha firmato le dimissioni accederà agli ammortizzatori sociali e in più, come ha promesso l’azienda, ci saranno percorsi formativi. Noi ci attiveremo per raccogliere i curriculum dei lavoratori per cercare un possibile inserimento in aziende della zona che possano sfruttarne le professionalità acquisite». Dei 34 che hanno firmato, «7 sono prepensionabili, per cui restano 27 lavoratori da collocare. Alcuni di questi hanno già trovato una occupazione».
Intanto martedì scorso insieme a Cagnati, Bonali ha incontrato (in videochiamata) il sindaco Filippo Bongiovanni con le RSU aziendali, per discutere l’evoluzione del mercato del lavoro locale. Nel corso della riunione è emerso che sono tre le aziende del territorio, tutte del settore metalmeccanico, disposte a valutare l’assorbimento dei lavoratori fuoriusciti dalla Nidec-Fir. Il sindaco raccoglierà i curricula e li presenterà alle aziende. «Adesso – auspicano Cagnati e Bonali – ci auguriamo di poter avere il consenso ad incontrare l’azienda entro la fine dell’anno, per ottenere le informazioni relative al futuro di chi resta».
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