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DIRITTO ALLA DISCONNESSIONE

No alla reperibilità fuori dall'orario di lavoro: scontro giovani Pd-FdI

Falcetti (Gn): «La sinistra fa vittimismo». E i dem: «In Italia si lavora molto, ma la produttività rimane tra le più basse in Europa»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

09 Dicembre 2024 - 05:25

No alla reperibilità fuori dall'orario di lavoro: scontro giovani Pd-FdI

CREMA - L’oggetto del contendere comprende la reperibilità al di fuori dell’orario di lavoro, ad esempio in caso di telefonate del ‘capo’. Uno scontro frontale in atto tra Gioventù nazionale e Giovani democratici, con in campo gli under 30 della politica provinciale e cremasca di Fratelli d’Italia e Pd. Al centro della polemica il cosiddetto ‘diritto alla disconnessione’, di cui si era parlato in un incontro promosso nei giorni scorsi in città dal gruppo del partito di Schlein, insieme all’associazione ‘L’aSsociata’. 

falcetti

Tommaso Falcetti, esponente pandinese di GN, punta il dito sui contenuti della serata: «Si è palesata una certa volontà di disinformare, da parte dei movimenti di sinistra, riguardo il tema del lavoro nel nostro Paese. L’incontro, che voleva trattare il ddl chiamato ‘Diritto alla disconnessione’ è stato un totale accanimento nei confronti del governo, descritto quasi come ‘violatore dei diritti umani essenziali’. Addirittura i componenti dell’associazione si sono arrogati il merito di aver presentato il ddl in Parlamento. Ma come? Qualcuno di loro è per caso membro di un gruppo parlamentare? Questo disegno di legge è stato infatti presentato da Arturo Scotto del Pd.

Parlando poi di lavoro, tutto il discorso è stato incentrato sul fatto che un semplice lavoratore riceva chiamate di lavoro fuori dall’orario definito dal contratto sottoscritto. Un vittimismo privo di un reale fondamento. Si può rispondere al telefono anche quando si è di riposo o quando si è a casa, ma nessuno punta una pistola alla tempia di chi non lo fa». Falcetti contesta anche la posizione presa sulla ricerca di occupazione: «Si sono soffermati sulle difficoltà a trovare un impiego, ma le statistiche parlano chiaro, il tasso di occupazione attuale è il più alto mai registrato. Infine, visto che GD e la sinistra si professano paladini dei diritti delle donne, in questa legislatura rientra finalmente il più alto tasso mai registrato di occupazione femminile». 

cicognini

Dall’altra parte i Giovani democratici guidati da Matteo Cigognini si dicono «stupiti dall’attacco di Falcetti», e aggiungono: «Per arricchire il confronto, abbiamo invitato sindacati, associazioni di categoria e organizzazioni giovanili, oltre ai ragazzi de ‘L’aSsociata’, promotori della campagna ‘Lavoro poi Stacco’, che si è concretizzata in una proposta di legge depositata in Parlamento. È ampiamente documentato – e facilmente verificabile – che l’iniziativa legislativa sia frutto del lavoro di questa associazione, riconosciuta ufficialmente durante la conferenza stampa alla Camera dei deputati. È dunque incomprensibile l’accusa di disinformazione.

Ci preme poi smentire che qualcuno abbia accusato il governo di essere ‘violatore dei diritti umani essenziali’. La discussione è stata positiva e mirata a inserire il diritto alla disconnessione – insieme alla necessità di salari dignitosi – in un percorso più ampio per migliorare la qualità del lavoro. Non si tratta di vittimismo, ma di affrontare un dato reale: in Italia si lavora molto, ma la produttività rimane tra le più basse in Europa. È un problema che va discusso, non banalizzato».

Infine, il tema delle telefonate di lavoro fuori orario: «Ricordiamo a Falcetti che il rapporto gerarchico rende spesso difficile ignorare queste richieste. La proposta di legge, peraltro, riconosce già le situazioni di urgenza: dettaglio che Falcetti omette, ma che smentisce ogni sua critica.

Infine, spiace che, pur essendo presente al nostro evento, non abbia preso la parola per esporre le sue opinioni durante il dibattito, preferendo affidarsi a una polemica successiva senza contraddittorio».

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