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SALUTE E TERRITORIO

All'Oglio Po dermatologia «sguarnita da sei mesi»

L’Asst: «Il problema esiste, stiamo facendo il massimo per reclutare specialisti»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

07 Dicembre 2024 - 11:04

All'Oglio Po dermatologia «sguarnita da sei mesi»

CASALMAGGIORE - «All’Ospedale Oglio Po da almeno sei mesi manca un servizio di dermatologia, essenziale per la prevenzione e la diagnosi precoce di patologie. L’unica alternativa pubblica è recarsi a Cremona, dove i tempi di attesa superano i due mesi, o rivolgersi a professionisti privati, con costi a carico dei pazienti. Questo scenario penalizza chi paga regolarmente tasse e contributi, negando il diritto alle cure».

Questo in sintesi il contenuto di una presa di posizione del ‘Gruppo Laboratorio Comune’ che sottolinea come la Asst di Cremona ha pubblicato un avviso per incarichi libero-professionali di dermatologia, valido fino al 31/12/2024, «ma il servizio resta scoperto, creando disagi sia per i pazienti esterni che per i ricoverati. Questi ultimi vengono trasferiti a Cremona per consulenze, affrontando viaggi di 90 km in ambulanza, con un impiego di mezzi e personale per 3-4 ore.

Sembra che, per le consulenze dermatologiche, i ricoverati all’Oglio Po vengano inviati a Cremona, con ambulanza e personale volontario (e/o del Pronto Soccorso o di reparto a seconda delle esigenze) al seguito».

‘Laboratorio Comune’ sollecita il direttore generale della Asst, Ezio Belleri, a valutare i costi di questa soluzione e a considerare un accesso settimanale di un dermatologo presso l’Oglio Po, sottolineando la necessità di una strategia a lungo termine per rendere l’ospedale più attrattivo per pazienti e personale.

Asst, interpellata al riguardo, replica: «Siamo consapevoli del problema posto dal ‘Gruppo Laboratorio Comune’; un problema che non riguarda solo il presidio casalasco ma la maggior parte delle strutture sanitarie del Paese. Come spiegato dal Gruppo stesso, l’Asst di Cremona ha fatto e sta facendo tutto il possibile per reclutare medici specialisti e altri professionisti sanitari. Questo accade attraverso l’attivazione di diverse procedure e l’applicazione di tutte le tipologie contrattuali consentite. Spesso, l’esito non è quello atteso: nel caso di dermatologia i bandi sono andati deserti. In questo momento l’organico del reparto di dermatologia di Cremona (primario, tre medici con contratti da specialisti ambulatoriali/sumaisti e due specializzandi) non è nelle condizioni di coprire l’attività sui due Presidi. Ciò detto, l’Asst continuerà a cercare possibili soluzioni. Una precisazione: il trasporto a Cremona dei pazienti ricoverati che hanno bisogno di una consulenza dermatologica, viene fatto in modo programmato senza impegnare i mezzi di soccorso, ma solo ed esclusivamente mezzi dedicati a questo tipo di attività che nulla ha a che fare con l’emergenza».

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