Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

VIADANA

L’organo è tornato a casa

Terminato il lungo e accurato restauro della Giani di Corte de’ Frati

Nicola Barili

Email:

redazione@laprovinciacr.it

06 Dicembre 2024 - 21:10

L’organo è tornato a casa

VIADANA - Un artista eccezionale nel suo campo lo ha progettato e costruito nel ‘700, un abilissimo artigiano con una grande passione per il proprio lavoro lo ha restaurato riportandolo a nuova vita. L’antico organo della chiesa di San Pietro, realizzato tra il 1739 e il 1741 da Andrea Boschini da Dosolo, è tornato a casa dopo due anni e mezzo di lontananza nel corso dei quali era stato affidato alle mani di Daniele Giani (e dei suoi collaboratori), titolare della Giani Casa d’Organi di Corte De’ Frati. «È stato il lavoro più impegnativo di tutta la mia carriera, ma ne è valsa la pena considerando che questo organo è un vero capolavoro: è il più grande e antico esistente nella Diocesi di Cremona, con una maestosa facciata ‘di 16 piedi’, cioè con la canna maggiore alta oltre 6 metri».

qdfdf

LA SVOLTA DUE ANNI FA

La necessità di restaurare l’organo si era manifestata già parecchi anni fa e Giani era stato contattato per occuparsene, ma poi per vari motivi l’iniziativa non era partita. A dare una svolta ci ha pensato nel 2022 l’allora parroco don Antonio Censori, anche grazie alla certezza di avere una buona parte dei fondi necessari per affrontare una simile impresa: in totale 240 mila euro, dei quali 100 mila messi a disposizione dalla curia diocesana attraverso i fondi stanziati dalla Cei per i beni culturali, mentre il resto raccolto attraverso donazioni liberali di privati e istituzioni, cioè deducibili dalle imposte sui redditi. Così nel maggio 2022 è iniziata l’operazione di smontaggio dell’antico strumento, durata parecchie settimane. «Nel frattempo, io avevo già effettuato lunghi studi, durati circa due anni, per avere tutte le informazioni indispensabili per effettuare il restauro, con la supervisione della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Cremona, Lodi e Mantova», racconta oggi Giani. «Nel corso dei secoli l’organo della chiesa di San Pietro è stato modificato più volte, la prima nel 1870. Poi nel 1906 è stato completamente smantellato e ricostruito secondo i gusti e le necessità dell’epoca, mantenendo però il prospetto e le canne originali. Prima di cominciare il mio lavoro, ho studiato altri strumenti simili costruiti dallo stesso artista, più piccoli, in modo da avere più informazioni possibili sulle tecniche e sui materiali usati dal Boschini».

LAVORO CERTOSINO

Un lavoro certosino portato avanti con competenza, esperienza, ma anche con tanta passione. «Le circa 600 canne che non erano più utilizzabili o mancavano sono state ricostruite non solo nella stessa forma originaria, ma anche utilizzando la medesima amalgama di metalli, in modo che il suono sia il più fedele possibile. Le altre canne, che erano estremamente sofferenti, sono state rimesse in sesto con estrema cura e precisione nei particolari».

wqwqw

SCRIGNO DI MERAVIGLIE

Se oggi la maestosa facciata dell’organo risplende nuovamente, circondata dall’altrettanto imponente e antica cassa in legno (realizzata negli stessi anni del Settecento da Vittorino Savazzi), la parte interna dello strumento è un vero e proprio scrigno delle meraviglie, con una moltitudine di pezzi in legno e altro materiale che Giani ha rimesso a nuovo o ricostruito da zero. «Il rimontaggio è iniziato la scorsa estate ed è stato laborioso, anche perché abbiamo dovuto costruire alcuni componenti direttamente qui in chiesa in modo che si adattassero alla perfezione al resto del manufatto. Ora siamo nella fase dell’accordatura, che durerà ancora qualche giorno, così che l’organo sia pronto per le festività natalizie».

ANTEPRIMA PER LA VIGILIA

Come annunciato dal parroco don Marco D’Agostino, le prime note del rinnovato strumento risuoneranno per la prima volta per i fedeli alla messa della Vigilia, una sorta di anteprima dato che l’inaugurazione ufficiale avverrà in seguito. «Perché tra qualche mese, come da prassi dopo un restauro così imponente, l’organo dovrà essere nuovamente accordato per essere perfetto», conclude Giani.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400