L'ANALISI
05 Dicembre 2024 - 11:13
Le farmacie di Casalmaggiore, Casalbellotto e Vicobellignano
CASALMAGGIORE - Le farmacie comunali continueranno a essere totalmente pubbliche. Il consiglio comunale ha infatti approvato il rinnovo dell’affidamento in-house delle stesse all’Azienda Farmaceutica Municipale (AFM) srl, interamente partecipata dal Comune. La delibera, valida per il periodo 2024-2029, prevede un aumento del canone fisso annuale da 60mila a 80mila euro, con una quota variabile che passa dall’1,5% al 2% del fatturato.
Le farmacie, con sedi a Casalmaggiore, Vicobellignano e Casalbellotto, sono considerate un presidio territoriale essenziale. Il sindaco Filippo Bongiovanni ha ribadito l’importanza di mantenere la gestione pubblica per garantire servizi fondamentali alla popolazione, come il supporto al nido comunale e promozioni mirate. «Non intendiamo privarci di un servizio strategico e vogliamo mantenere il controllo pubblico sulla gestione».
Durante il dibattito, il consigliere Luciano Toscani ha espresso perplessità su alcune scelte gestionali, pur condividendo la validità del modello in-house. Ha contestato la mancanza di trasparenza nei bilanci e l'assenza di dettagli sulle operazioni economiche rilevanti, come lo spostamento della farmacia di Casalbellotto. In particolare, ha giudicato spropositati i costi associati a questa sede: 30mila euro annui di affitto per sei anni, a cui si aggiungono 250mila euro di investimenti in impianti tecnici non recuperabili, che graveranno sui bilanci futuri. Il consigliere ha però accolto positivamente l’impegno dell’amministrazione, ribadito dal sindaco, a rivedere la composizione del Consiglio di Amministrazione, che da gennaio 2025 tornerà a includere tre membri, uno dei quali rappresenterà le minoranze. Toscani ha quindi annunciato l’astensione del suo gruppo sulla delibera.
Annamaria Piccinelli ha espresso sostegno per la forma giuridica dell’affidamento in-house, ritenendola valida per il controllo pubblico garantito. Tuttavia, ha ricordato la sua contrarietà, in passato, a scelte come il trasferimento della farmacia di Casalbellotto, lamentando una scarsa condivisione di informazioni da parte dell’amministrazione. Ha inoltre proposto di rafforzare il servizio di consegna di medicinali per venire incontro alle esigenze degli anziani e di rendere il servizio accessibile con tariffe basate sulle possibilità degli utenti.
Gianpietro Seghezzi ha rilevato che tra il 2020 e il 2023 l’aumento dei costi del personale, pari a 886mila euro, ha inciso significativamente sui risultati economici. Ha attribuito tale aumento agli investimenti in nuovi servizi, specialmente nella sede di Casalbellotto, prevedendo che daranno risultati positivi a partire dal 2024. Seghezzi ha difeso la scelta di pagare un affitto per sei anni con possibilità di acquisto, considerandola amministrativamente valida e necessaria per non sovraccaricare il bilancio con investimenti immobiliari immediati. Ha inoltre sottolineato come gli ammortamenti degli investimenti contribuiscano a ridurre l’impatto fiscale.
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