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CREMONA. LO STOP

La Didattica Dante si ferma: «O si vende o resterà chiusa»

I titolari Bianchi e Bini hanno preso la decisione: tra qualche settimana l’attività cessa dopo 50 anni

Felice Staboli

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fstaboli@laprovinciacr.it

04 Dicembre 2024 - 05:05

La Didattica Dante si ferma: «O si vende o resterà chiusa»

CREMONA - Sulla parete esterna, all’angolo di via Palestro, c’è il cartello ben in vista: vendesi licenza. Più in alto, l’insegna: Didattica Dante. La cartoleria, che poche settimane fa è stata insignita dall’assessore regionale Guido Guidesi e la collaborazione della Camera di Commercio, del titolo di Attività storica, dopo 50 anni cessa l’attività. O meglio: rischia di cessare l’attività, a meno che qualcuno si faccia avanti e rilevi la licenza dai titolari, Enrico Bianchi e Giuseppe Bini. I quali, raggiunta l’età della pensione, hanno preso una decisione definitiva: «Per noi è arrivato il momento di dire basta, stop. Se si trova qualcuno che subentra e che rileva la nostra licenza commerciale, allora la saracinesca potrebbe anche rialzarsi in futuro. In caso contrario, resterà chiusa per sempre. Da quando? Tempo un mese, massimo due, ovvero entro la fine dell’inverno nella migliore delle ipotesi».

Il negozio in questi giorni di dicembre è regolarmente aperto, l’attività va avanti a ritmo serrato e nulla lascerebbe presagire che stia smobilitando, né fuori (a parte quell’annuncio) e neanche all’interno, dove Bianchi spiega nei dettagli come stanno le cose: «Abbiamo preso una decisione di natura personale. Per il mondo della scuola e per migliaia di studenti si tratta sicuramente di una notizia poco piacevole, ma non abbiamo altra scelta. Il lavoro è impegnativo, la nostra parte di strada si chiude qui, ora vedremo se qualcuno si proporrà, in tal caso saremo ben contenti di mettere anche a disposizione la nostra esperienza».

Le prenotazioni dei libri di testo, l’attività di cartoleria, i servizi ad personam: sono sempre state molte le offerte della Didattica che ha accompagnato appunto il mondo della scuola cremonese.

«Abbiamo visto bambini che cominciavano la scuola primaria e poi li abbiamo accompagnati fino all’università e anche dopo. E in seguito sono arrivati qui con i loro figli e così via. La cartoleria ha aperto all’inizio degli anni ‘70, con i titolari di allora Bonini e Cocchi. Noi siamo subentrati 28 anni fa».

In un momento così speciale, le emozioni e i ricordi si accavallano. «Naturalmente — prosegue Bianchi — stiamo parlando di una decisione sofferta, ci dispiace molto perché qui abbiamo trascorso gran parte della nostra vita lavorativa, ogni anno, ogni giorno, senza mai guardare gli orari. All’inizio l’attività era molto diversa, le prenotazioni erano poche, poi c’è stato un vero boom e a stento siamo riusciti a soddisfare tutte le richieste, di certo i sacrifici sono stati molti. Trent’anni fa le cartolerie erano molte di più in città, oggi sono rimaste davvero poche. Per il resto, ci ha pensato la pandemia che ha prodotto effetti negativi per tutti e senz’altro anche a noi. È stato il periodo più difficile, un’esperienza drammatica che ha segnato nell’animo e anche sul piano lavorativo».

Infine, il rapporto con il mondo scolastico e con gli insegnanti. «In particolare siamo sempre stati legati alla scuola primaria e agli insegnanti, sia per l’offerta di libri che di materiale didattico in modo particolare. Le prenotazioni invece hanno riguardato tutti, ma posso dire una cosa — conclude Enrico Bianchi — Non basta stare qui dietro un bancone, bisogna aggiornarsi e stare al passo con i tempi. Basta pensare agli effetti che ha prodotto l’arrivo di Internet o delle grandi catene commerciali. Portiamo con noi anche il ricordo di tutti quelli che abbiamo conosciuto e ai quali siamo legati, uno per uno: abbiamo sempre cercato di esaudire ogni richiesta, con la nostra passione e la nostra professionalità. Ma adesso indietro non si torna più: per noi è arrivato il momento di dire basta».

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