L'ANALISI
PIZZIGHETTONE
03 Dicembre 2024 - 14:08
PIZZIGHETTONE - Valorizzare il patrimonio storico, architettonico e culturale di Pizzighettone, città fortificata sulle rive dell'Adda, gioiello della pianura lombarda in provincia di Cremona, è l’obiettivo prioritario del Piano Città degli immobili pubblici sottoscritto oggi dal Direttore Regionale dell’Agenzia del Demanio, Massimiliano Iannelli, dal Sindaco del Comune di Pizzighettone, Luca Moggi, all’Assessore della Regione Lombardia, Massimo Sertori, dal Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Mantova e Lodi, Gabriele Barucca, e dal Presidente del Parco Adda Sud, Sergio Curti.
Il Piano Città degli immobili pubblici è uno strumento di pianificazione integrata, ascolto e collaborazione sinergica con il territorio, nato per rigenerare il patrimonio pubblico e convertirlo a nuovi utilizzi. L’obiettivo è rendere gli immobili pubblici luoghi aperti, vivibili e accessibili, offrire ai cittadini servizi più efficienti, rafforzare l’identità storica e culturale della comunità locale, creare benessere, inclusione sociale, sostenibilità ambientale e sviluppo per le città.
L’accordo punta a riqualificare il centro storico di Pizzighettone, promuovere e incrementare l’offerta integrata dei servizi turistico-ricettivi e culturali della città, valorizzare le aree verdi e le risorse naturali legate al Parco Adda Sud con elementi di sostenibilità e benessere ambientale, costruire fonti energetiche rinnovabili, individuare soluzioni idonee al fabbisogno di residenze universitarie presente nelle città limitrofe e incrementare i servizi per i giovani.
«Il Piano Città di Pizzighettone punta ad aumentare l'offerta di servizi culturali e l'attrattività turistica della città dove storia, tradizioni e cultura si fondono in un'identità affascinante - ha dichiarato il Direttore Regionale dell’Agenzia del Demanio Massimiliano Iannelli – Il nostro comune obiettivo è sviluppare comunità energetiche rinnovabili, nel rispetto della forte valenza ambientale del territori per valorizzare il sistema agricolo della zona».
«Non questo accordo diamo concretezza alle legittime aspettative del nostro territorio. Nel 2016 Comune e Agenzia del Demanio firmarono un primo accordo formale per il trasferimento di alcuni beni, tra cui le mura storiche, nell'ambito del federalismo culturale. Oggi allarghiamo lo sguardo sul futuro, coltivando un sogno ed avendo chiara la visione sulle aree: proviamo davvero a scrivere insieme una nuova pagina per queste estese zone demaniali – ha sottolineato il Sindaco di Pizzighettone Luca Moggi - Per noi un paese nel paese, che vorremmo certamente tutelare come area verde, ma anche sviluppare attraverso la pianificazione e la progettazione di interventi di ricucitura urbana per dare nuova vita e nuova fruibilità a queste aree».
L’assessore all'innovazione e allo sviluppo del Comune di Pizzighettone, Gianluca Pinotti, ha aggiunto: «La sottoscrizione del Piano Città degli immobili pubblici di Pizzighettone rappresenta sia il punto di arrivo di un lungo lavoro iniziato nel 2022 con lo studio commissionato dal Comune di Pizzighettone al Politecnico di Milano, sia il punto di partenza per la pianificazione e la progettazione degli interventi di rigenerazione urbana, relativa agli aspetti storico naturalistici, che verrà individuata dagli enti sottoscrittori l'accordo. La possibilità di usufruire della Struttura per la Progettazione dell'Agenzia del Demanio per gli interventi sul patrimonio pubblico, anche di proprietà comunale, senza oneri per il Comune di Pizzighettone, consentirà di procedere con la progettazione che non saremmo riusciti ad affrontare con le nostre risorse economiche».
«Condivido la soddisfazione per gli obiettivi di valorizzazione culturale dei beni oggetto del protocollo sottoscritto oggi - dichiara l’assessore di Regione Lombardia con delega alla programmazione negoziata, Massimo Sertori - e auspico che gli interventi possano dare un nuovo slancio allo sviluppo occupazionale dell’area interessata, in considerazione della vasta dimensione dei beni demaniali presenti. Esprimo inoltre soddisfazione per l’attenzione al rispetto del valore ambientale, tema centrale anche del Programma Regionale di Sviluppo Sostenibile».
«Il Piano Città di Pizzighettone, frutto di un lungo lavoro sinergico tra tutti gli Enti coinvolti, punta a dare nuova vita e riqualificare due grandi aree strategiche della città, protette da vincoli monumentali e paesaggistici secondo il D.Lgs. 42/2004. La firma congiunta di oggi rappresenta l’inizio di un lavoro articolato che punta soprattutto a rifunzionalizzare edifici monumentali e a ridargli nuovi usi e destinazioni, processo fondamentale per la loro stessa conservazione - ha sottolineato il Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Mantova e Lodi Gabriele Barucca. - Il nostro patrimonio culturale, che purtroppo viene alle volte visto come un gravoso peso del passato, deve tornare ad essere inteso come il lievito per costruire un positivo sviluppo futuro per la vita delle comunità. In questo complesso processo di valorizzazione la Soprintendenza garantirà ogni possibile supporto di conoscenza e collaborazione a quanti opereranno a tal fine».
«La sottoscrizione del Piano Città di Pizzighettone rappresenta un significativo esempio di sinergia e coordinamento tra gli Enti preposti alla salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente e del territorio locale, ognuno per quanto di competenza – ha dichiarato Presidente del Parco Adda Sud Sergio Curti. -. In questa prospettiva, e per gli scopi che si prefigge, il Piano è stato dunque verificato e sostenuto anche con il contributo del Parco Adda Sud, da sempre impegnato nell’opera di divulgazione e promozione di tutte le iniziative che possano portare ad una coinvolgente fruizione del nostro territorio da parte di un sempre maggior numero di visitatori».
Il Piano Città degli immobili pubblici di Pizzighettone comprende la riqualificazione di due grandi aree strategiche della città: il complesso edilizio sui terreni della cinta magistrale destra dell’Adda e l’ex deposito militare zona B. L’accordo comprende anche altri beni di proprietà dello Stato come l’ex caserma La Marmora, l’ex campo di tiro a segno, una palazzina del Genio Militare e il distaccamento di Polizia stradale, oltre all’ex centro di rieducazione minorile Villa dei Gerani, Torre del Guado e le antiche fortificazioni Casematte di proprietà del Comune. Altri immobili di proprietà statale, comunale o di altri enti pubblici potranno essere successivamente integrati nel Piano Città, per essere valorizzati anche attraverso forme di partenariato con i privati.
Immobili di proprietà dello Stato:
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