L'ANALISI
CREMA. MULTE E TASSE NON PAGATE
28 Novembre 2024 - 05:20
CREMA - I controlli incrociati, agevolati anche dai nuovi sistemi informatici adottati dal Comune, hanno portato in 11 mesi al recupero di quasi 1,6 milioni di euro tra tasse e multe non pagate entro i termini previsti. Una somma ingente, frutto della lotta all’evasione e del recupero delle sanzioni, per violazioni del codice della strada, non versate negli anni scorsi.
Merito della collaborazione sempre più stretta con la società incaricata della gestione e riscossione dei tributi, Ica. Da inizio anno ad oggi, nello specifico, l’impegno profuso ha permesso di introitare ben 884mila euro di Imu, Tassa rifiuti e Tari che non erano state versate, a cui va aggiunto il recupero di 713mila euro di sanzioni comminate dalla polizia locale.
«Fanno parte delle maggiori entrate accertate e inserite a bilancio tramite variazione, la quinta di quest’anno — chiarisce l’assessore esterno alla partita Giuseppe Bellandi —: nel complesso si tratta di un milione 783mila euro, che si suddividono in parte corrente per un milione e 293mila euro, partite di giro per 400mila e in avanzo di amministrazione per 112mila euro». E l’exploit relativo alle multe è superiore agli anni precedenti, come conferma il comandante della polizia locale Dario Boriani: «La quota recuperata ha raggiunto un importo molto importante, in crescita rispetto al passato». E ciò è dovuto al fatto che Ica, in alcuni casi, riesca a prelevare il dovuto direttamente dal conto corrente di chi non ha pagato.
«La prima attività di sostegno alle politiche di bilancio è implementare gli strumenti di riscossione — sottolinea il sindaco Fabio Bergamaschi —: è stato messo in campo un lavoro importante che sta dando risultati e ci consente di continuare a garantire servizi fondamentali per la cittadinanza. Posta la delicatezza degli equilibri di bilancio, soprattutto per la parte corrente, questo tipo di attività risulta fondamentale proprio a questo scopo».
Alle procedure di riscossione coattiva messe in campo dall’amministrazione si è unita, da quest’anno, un’altra azione per garantire l’omogeneità del sistema, in nome della «tolleranza zero verso chi può, ma non paga». Era già stata annunciata alla fine dell’inverno scorso dall’allora assessore al Bilancio, il vicesindaco Cinzia Fontana. Si tratta del caricamento nel programma informatico dell’intera banca dati immobiliare della città, riferita sia alla Tari sia all’Imu.
Grazie a questo nuovo sistema di verifica, è stato possibile avviare un raffronto massiccio con il catasto e permettere la rimozione di anomalie che si trascinavano da tempo, comportando magari un pagamento delle tariffe inferiore al dovuto, ma anche casi in cui il cittadino versava più di quanto doveva. Tutto questo, in modo da garantire il principio dell’omogeneità fiscale. In più è stata potenziata l’azione, nel campo del recupero dell’elusione fiscale relativamente ai tributi locali, la cui riscossione è appunto in capo al gestore, la società Ica.
Lotta all’evasione, dunque, ma anche procedure essenziali alla stabilità dei bilanci. Non va dimenticato, infatti, che il Comune deve accantonare un fondo crediti di dubbia esigibilita, che obbliga l’ente a mettere da parte una quota dell’avanzo di amministrazione, per rischi derivanti da mancati incassi di imposte.
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