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Violenza. Botte dopo le lezioni, ragazzino in balìa del branco

Accerchiato e pestato davanti all’Anguissola da 20 giovani e i filmati sui social. Ipotesi spedizione punitiva: indaga l’Arma

La Provincia Redazione

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27 Novembre 2024 - 19:23

Violenza. Botte dopo le lezioni, ragazzino in balìa del branco

CREMONA - Altra esplosione di violenza davanti a una scuola della città: è un’aggressione che lascia sbigottiti, quella avvenuta nel primo pomeriggio di lunedì scorso, sotto gli occhi di decine di studenti, davanti al liceo Anguissola, in via Palestro.

Tutti giovani e giovanissimi i protagonisti di quella che, al momento, appare come una sorta di spedizione punitiva.

Poco prima delle 14 un gruppo di ragazzi — una ventina, indicati come stranieri — ha accerchiato un 14enne che frequenta l’Anguissola. Secondo la ricostruzione fatta dai familiari della vittima — che in queste ore, informata la scuola dell’accaduto, stanno fornendo ogni elemento utile ai carabinieri che si occupano dell’indagine — uno degli aggressori ha raggiunto il 14enne, lo ha preso per il braccio e portato fuori dal flusso di studenti che stavano uscendo. A quel punto gli altri gli sono piombati addosso. Una raffica di calci e pugni, allo stomaco e alle tempie, ma anche sputi e frasi minacciose.

Un’aggressione tanto rapida quanto violenta. Prima di andarsene, gli aggressori hanno fatto cadere a terra il 14enne e in quel frangente pare che qualcuno del ‘branco’ abbia tentato, senza riuscirci, di portargli via le scarpe. Il tutto mentre le decine di ragazzi intorno rimanevano immobili, forse bloccati da quella fiammata di violenza. Non ci sarebbe stato neanche l’intervento di un adulto.

I sanitari del 118 — subito giunti sul posto su richiesta dello stesso 14enne — hanno soccorso il ragazzino in codice verde, che scatta in presenza di lesioni di lievi entità. Altrettanto rapido, per poter ottenere il massimo di informazioni utili alle indagini, l’intervento dei carabinieri. I sanitari del 118, dopo aver prestato le prime cure sul posto, hanno trasportato il minore in ospedale. Il referto stilato dai medici indica una prognosi di sette giorni. Detto questo, come ha sottolineato un suo familiare, l’esito dell’aggressione «poteva essere ben più grave».

Nelle ore successive la vittima ha raccontato sui social quel che gli è capitato. In uno dei post ha riferito di non conoscere gli aggressori. Gli inquirenti stanno verificando il quadro, le motivazioni ed eventuali antefatti che hanno portato all’aggressione. Uno dei familiari oggi ha espresso «rabbia e tristezza» per il fatto che nessuno sia intervenuto per difendere il 14enne e nemmeno per chiamare il 118, mettendo in rilievo, con un ulteriore dose di amarezza, il fatto che in rete stiano girando video di questa aggressione, evidentemente fatti da persone che hanno preferito filmare e non proteggere un ragazzo in palese difficoltà.

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