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CREMONA

Il centrodestra: «Per Aem chiediamo l'amministrazione unica anziché il cda»

Fronte politico unito. La richiesta «in nome dell'efficienza e del rispetto delle normative»

La Provincia Redazione

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27 Novembre 2024 - 18:39

Centrodestra: «Per una poltrona nel cda di Aem non presenteremo candidature»

Il centro servizi di Aem

CREMONA - Il centrodestra compatto contro l'allargamento del cda di Aem proposto dal sindaco di Cremona Andrea Virgilio. Luca Ghidini, commissario cittadino di Forza Italia, Saverio Simi, capogruppo di Forza Italia, Diego Tarozzi, commissario cittadino della Lega Salvini Premier Cittadino, Jane Alquati, capogruppo della Lega Salvini Premier Cremona, Alessandro Portesani, capogruppo Novità a Cremona, esprimono il loro dissenso con un documento unitario.

«Il sindaco Virgilio ha deciso di aumentare da 3 a 5 i membri del cda di Aem S.p.A.: una scelta che non trova giustificazione nella realtà e che sembra dettata solo dalla convenienza partitica del Pd. Forza Italia, Lega e Novità a Cremona non condividono tale scelta e ritengono che nel caso specifico di Aem l’organo amministrativo debba essere costituito da un amministratore unico.

La nostra posizione è suffragata dall’art. 11 della Legge Madia e dall’art. 23 dello statuto di Aem S.p.A. che dispongono che l'organo amministrativo delle società a controllo pubblico sia costituito, di norma, da un amministratore unico e che l’assemblea solo con delibera motivata con riguardo a specifiche ragioni di adeguatezza organizzativa e tenendo conto delle esigenze di contenimento dei costi, può disporre che la società sia amministrata da un consiglio di amministrazione composto da tre o cinque membri […]».
I criteri previsti dalla Legge Madia e dallo statuto, infatti, affinché Aem sia governata da un consiglio di amministrazione, a nostro giudizio, non sussistono, in quanto:
1. Il Comune di Cremona detiene il 100 % del capitale sociale e quindi ne rappresenta il socio unico;
2. L’assemblea della società è rappresentata dal solo sindaco di Cremona;
3. La società opera in-house (affidamento diretto) in forza di un contratto di servizio di durata trentennale sottoscritto con il Comune di Cremona, che definisce le prestazioni erogate e il relativo piano dei costi; per queste ragioni, a oggi Aem si configura come un vero e proprio ente strumentale;
4. La dotazione organica della società è contenuta e il fatturato annuo è inferiore ai 10 milioni di euro: importo superato anche da piccole realtà imprenditoriali del nostro territorio, grazie a gestioni ispirate a economicità ed efficienza.

Alla luce di queste evidenze, pertanto, chiediamo al sindaco Virgilio di rispettare il contenuto della normativa vigente, facendo prevalere l’interesse comune rispetto all’interesse del suo partito e delle altre forze politiche che lo hanno sostenuto, in modo diretto e indiretto.

Speriamo che Virgilio accolga almeno questa sollecitazione, visto che sull’altra nostra richiesta, avanzata a più riprese - anche pubblicamente – dalle nostre segreterie cittadine e dai relativi capigruppo in consiglio comunale tesa a condividere i criteri generali per la definizione dei consigli di amministrazione delle società del Comune, non ci ha 'concesso' alcuna apertura, costringendoci alla fine a non sostenere, come gruppi consiliari, la presentazione di candidature».

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