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Partecipate, un solo posto alle minoranze. FdI: «Nostro peso strategico»

Nei cda a cinque, Aem compresa, quattro poltrone andranno alla maggioranza e una all’opposizione

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

03 Novembre 2024 - 05:05

Partecipate, un solo posto alle minoranze. FdI: «Nostro peso strategico»

La sede di Aem di via Persico

CREMONA - Non sarà Andrea Virgilio a togliere le castagne dal fuoco di un centrodestra tuttora diviso alla partita delle partecipate. Come promesso, infatti, il sindaco ha ricevuto separatamente i due tronconi in cui in questo momento è divisa quell’area politica, ma a entrambi ha comunicato che sì, i posti nel Cda di Aem passeranno da 3 a 5, uniformandosi a quelli della Fondazione Città di Cremona, e di Cremona Solidale, ma alla minoranza ne andrà uno solo. Una decisione contestata dal capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, Marco Olzi.

Virgilio lo aveva detto mercoledì quando aveva ricevuto i capigruppo Alessandro Portesani, Jane Alquati, Saverio Simi, rappresentanti del centrodestra formato da Novità a Cremona, Lega e Forza Italia, a cui si era unita Maria Vittoria Ceraso. E lo ha ripetuto ieri mattina quando è stata la volta di Olzi: «È giusto che la minoranza sia rappresentata nei Cda delle aziende partecipate dal Comune, ma no ad ogni ipotesi di co-governo. E tocca a loro fare una sintesi, presentando una rosa di nomi che tenga anche conto dell’equilibrio di genere».

Il capogruppo di FdI del consiglio comunale Marco Olzi e il sindaco Andrea Virgilio

Insomma per il centrodestra la ‘quadra’ sarà molto difficile. Dopo le elezioni provinciali vinte dal candidato del centrosinistra Roberto Mariani, Lega, Forza Italia e Novità a Cremona hanno accusato di tradimento gli alleati guidati in provincia di Cremona da Marcello Ventura, chiedendo in pratica la rimozione dei vertici locali: «Sono fuori dal perimetro del centrodestra. Nessun tavolo insieme a loro, nemmeno per un caffè». Da qui, quindi, il doppio incontro con il sindaco e la probabile presentazione di una doppia rosa di nomi.

Toccherà a Virgilio poi prendere una decisione a cui Olzi ha dato un assist, ribadendo «il ruolo strategico di Fratelli d’Italia nell’opposizione. Se si considera il solo centrodestra, abbiamo sei consiglieri su 10. E se si prende in considerazione tutta la minoranza, FdI vale il 50%. E anche nel rinnovato Consiglio provinciale, FdI conta tre eletti sui sei dell’opposizione. In virtù di questo peso è corretto che la scelta di Virgilio tenga conto dei numeri di FdI».

Alessandro Portesani, Saverio Simi, Jane Alquati e Maria Vittoria Ceraso

Quanto alla distribuzione dei posti fra maggioranza e minoranza, «ho manifestato disappunto per la scelta del 4 a 1. Se si vuole coinvolgere l’opposizione e si cerca il tanto sbandierato dialogo non è con uno svilente 4-1 in un Cda strategico come quello di Aem che lo si realizza». Secondo i due tronconi del centrodestra, la minoranza avrebbe diritto a due posti su 5, in considerazione della sconfitta elettorale risicata.


Durante i due incontri, Virgilio ha anche dato indicazioni sui tempi. Per regolamento comunale, infatti, le nomine dovranno passare attraverso dei bandi e una selezione pubblica. La scelta finale poi toccherà a Virgilio. I bandi, ha spiegato il sindaco, usciranno dopo il 10, tranne quello per Cremona Solidale che sarà pubblicato un po’ più avanti. Intanto sono già usciti quelli per la designazione di un componente nel Cda della Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli e nel Cda della Fondazione Museo del Violino. In questo caso le nomine non coinvolgono la minoranza e i nomi dovrebbero essere quelli di Cristiana Mainardi e Anna Lazzarini. Il termine per la presentazione delle candidature è giovedì.

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