L'ANALISI
24 Novembre 2024 - 19:08
CREMONA - Un gesto di altruismo costa dieci minuti. Questa l’esigenza che emerge dal check-up annuale dei sostenitori Avis, che stamattina si sono incontrati in assemblea per premiare i migliori e promuovere la campagna sui dubbiosi. All’ordine del giorno: la nomina del nuovo presidente dell’assemblea sostenitori, che è toccata ad Andreina Bodini, e la premiazione degli studenti figli di avisini, che potrebbero trovarsi, un giorno, a seguire la strada tracciata dai genitori.
Ad aprire l’assemblea, il saluto del presidente Giuseppe Scala, che ha manifestato la sua riconoscenza nei confronti dei soci sostenitori. «Il gruppo si è costituito nel 1946 – ha esordito – in modo spontaneo, a carico di chi non poteva più donare il sangue e desiderava sostenere l’associazione con il passaparola e la promozione sul territorio. I sostenitori sono cruciali per coinvolgere nuovi donatori».
L’importanza della donazione rimane estremamente attuale: «Ci sono sempre più persone che ne hanno bisogno – ha aggiunto Scala – e dobbiamo ricordarci che il sangue è un farmaco salvavita che non si trova da nessuna parte se non qui». E i guadagni ci sono, perché donare il sangue è salutare: «La nostra è un’associazione di volontari che sottraggono tempo alle loro famiglie per dedicarlo ad una buona causa. È arrivato il momento di puntare sui giovani, e i soci sostenitori ci sono sempre di grande aiuto».
«Presiedo volentieri questa assemblea – ha risposto Bodini – e aggiungo che, oltre ai sostenitori, sono importanti anche i soci fiduciari. Si tratta di persone di fiducia dell'avis, che raccolgono le cifre e le versano nella casa comune». Poi, commentando le borse di studio, Bodini ha fatto appello al realismo e all’altruismo: «Ci sono famiglie hanno intestato le loro borse di studio a un loro caro scomparso per propagarne la memoria in modo nobile, ossia sostenendo lavoro, fatica e intelligenza di tutti i ragazzi figli di avisini. Non vogliamo, perciò, che questa sia un’assemblea, ma che sia una festa».
Bodini ha poi condiviso la relazione di Chiara Pozzali, che ha rimarcato l’importanza della donazione: «In questo lungo periodo di crisi – sostiene Pozzali – il numero dei nostri sostenitori, con regolare versamento della quota, è sensibilmente diminuito. Il gruppo è sostenuto da alcuni fiduciari che diffondono presso le varie realtà cittadine l’operato dell’Avis». E ha ricordato l’esistenza di un giornale associativo, che «si può leggere anche online ogni tre mesi sul sito dell’Avis.
Eccellenze firmate Avis, per una nuova generazione intelligente e altruista. L’assemblea dei sostenitori della donazione ha premiato i virtuosi, con un occhio al futuro dell’associazione. Al primo posto, il vincitore della targa speciale di benemerenza, destinata al miglior mecenate dell’Avis: il premiato di quest'anno si chiama Filippo Mannello, della tipografia Manngraf, che ha donato 5000 copie di segnalibri promozionali all’associazione. Poi c’è l’elenco – lungo quindici punti – degli studenti vincitori di borsa di studio, riservata ai figli di avisini con una media scolastica da capogiro.
Per la categoria A (che ha ricevuto un assegno di 250 euro) sono stati selezionati gli studenti Federico Piccioni (borsa Luigi Lacchini), Alberto Brotto (borsa Santa Vertua), Lorenzo Propato (borsa Giuliana Chiesi), Ana Maria Ionascu (borsa Pierina Gallini), Andrea Attolini (borsa Alfredina Bellini), Alice Guerreschi (borsa Cecilia Mazzolari), Desiree Maria Merante (borsa Sergio Menta), Laura Grandi (borsa Pieralbino Zanetti) ed Emma Cortesi (borsa Soci Sostenitori). Per la categoria B (500€) sono stati premiati gli studenti Andrea Boselli (borsa Santa e Germano Strazzoni), Giulia Gaetani (borsa Sergio Menta), Viola Siboni (borsa Valentino Zatti), Luca Zaffanelli (borsa Giuseppe Fanti), Alessia Bolsi (borsa Marisa Penzani) e Alessio Caccialanza (borsa Paolina Ponzoni).
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