L'ANALISI
23 Novembre 2024 - 20:32
CREMONA - «Ha lasciato la sua amata Cremona» Davide Martinelli. Lo ha annunciato la moglie Rosanna con la famiglia a funerale avvenuto. Vigile, esperto di traffico e arbitro di calcio, Martinelli è un pezzo di una Cremona che non c’è più. Aveva iniziato a lavorare a 14 anni nella ditta Pianoforti Anelli. Era stato poi un istruttore di scuola guida.
Ricorda il suo ex collega Luigi Mantovani: «Il primo febbraio 1965 è entrato a far parte, con altri 14 colleghi, del Corpo dei vigili urbani classificandosi fra i primi in graduatoria e facendosi apprezzare per la sua preparazione. Dopo alcuni anni è passato responsabile dell’ufficio traffico del Comune di Cremona. Non pago, pur non essendo laureato è stato ammesso a un Master per tecnici del traffico risultando fra i migliori. Successivamente è stato a Londra e in America e questo gli ha permesso apprendere e applicare le nuove normative in fatto di segnaletica stradale anche nella nostra città».
Martinelli è ricordato infatti come il ‘padre’ del ring urbano. Da vigile gli capitò di multare Ugo Tognazzi che, aggregato al Giro d’Italia, era passato con il rosso a ridosso della Galleria 25 Aprile e via Cavour. Martinelli ricordava così l’episodio: «Gli contestai una multa da 3mila lire. Mi chiese: Fa la multa anche a me? Io gli chiesi: Ma chi è lei? ‘Sono Tognazzi’ rispose. Quale Tognazzi? ribattei, non lo riconoscevo. Lo guardai più volte: aveva i capelli bianchi, la barba integrale bianca: era irriconoscibile». Alla fine la decisione: «Non feci la multa, a lui... La macchina aveva le luci posteriori coperte dalla ‘tabella giro d’Italia’. Pagò la direzione del Giro d’Italia».
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