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CREMA. SCUOLA

Allo Sraffa ragazze violente: stop intervallo

Unghiate fra due studentesse, la preside: «Due giorni di break per riflettere»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

23 Novembre 2024 - 18:27

Allo Sraffa ragazze violente: stop intervallo

CREMA - «Abbiamo chiesto ai ragazzi, tramite i loro rappresentanti di classe, di prendersi del tempo per riflettere sui loro comportamenti, di fermarsi un attimo, lasciare da parte il mondo virtuale e pensare come nella vita reale sia corretto comportarsi con compagni, amici e adulti».

Così la dirigente scolastica Roberta Di Paolantonio motiva la decisione presa allo Sraffa di sospendere l’intervallo sia giovedì, sia ieri, dopo un episodio che si era verificato mercoledì durante la pausa delle lezioni. Due studentesse sono venute alle mani in corridoio, una di terza e una di prima, pare per una questione sentimentale, ovvero un ragazzo conteso. Una di loro ha graffiato l’altra a una mano con un’unghiata. Era circolata la voce che fosse spuntato un coltellino.

«Assolutamente no – smentisce la dirigente – abbiamo convocato le ragazze, controllato le loro borse. Niente di tutto ciò, altrimenti avremmo preso un provvedimento immediato di espulsione e ovviamente avvisato le forze dell’ordine. Abbiamo già parlato anche con i loro genitori. Poi la scelta di due giorni con l’intervallo sospeso, per invitare appunto gli studenti a fermarsi a riflettere restando in classe. Questi episodi, che comportano poi assembramenti e momenti di agitazione generale, non li vogliamo più vedere. Qui allo Sraffa abbiamo mille studenti, più i 350 del Marazzi. Può capitare che ci siano tensioni tra allievi, noi lavoriamo sulla prevenzione.»

Già lunedì gli studenti dello Sraffa torneranno a fare il normale intervallo. «Non nascondo che i litigi ci sono, colpa di uno stato emotivo poco sereno e di condizioni non sempre facili in cui vivono gli adolescenti oggi – conclude la preside –: accade qui come in molte altre scuole. Purtroppo, i ragazzi mancano di capacità di riflettere, per loro è tutto istantaneo, via social e online. È tempo di fermarsi e vanno aiutati nel contesto dove vivono a riflettere sulle loro emozioni e sui comportamenti impulsivi

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