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L'INIZIATIVA

Polizia Locale e giovani: a Crema al via il progetto educativo 'on the road'

Coinvolti ragazzi dai 16 ai 18 anni per sensibilizzare alla legalità e al rispetto delle norme civiche

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

22 Novembre 2024 - 09:31

Polizia Locale e giovani: a Crema al via il progetto educativo 'on the road'

(FotoLive/Massimo Marinoni)

CREMA - Magari in futuro potrebbe diventare il loro lavoro: qualche giovane in altre città dopo aver provato l’esperienza si è appassionato ed è poi entrato nelle forze dell’ordine. Per ora, hanno vissuto una serata ‘da grandi’, nel ruolo di osservatori per capire cosa fa un agente di polizia locale quando è di pattuglia e approfondire le regole basilari del codice della strada. Senza filtri, al fianco degli operatori in servizio dalle 21 sino a tarda serata, si sono resi conto di persona di cosa significhi «stare dall’altra parte». Potranno spiegarlo ai coetanei, che qualche volta esagerano in comportamenti che vanno al di là delle regole e mettono a rischio se stessi e gli altri.

Ieri sera, tre studenti del Galilei e una neo diplomata, ex dell’istituto di via Matilde di Canossa, sono stati i primi ambasciatori in città del progetto ‘Ragazzi on the road’, messo a punto dall’omonima associazione, con il finanziamento regionale da 7.500 euro. Il comandante Dario Boriani, insieme al vicepresidente dell’associazione Alessandro Invernici, ha tenuto un lungo briefing al comando di piazzale Croce Rossa. Poi i ragazzi hanno così affiancato gli equipaggi operativi nei controlli stradali, cominciati nel piazzale dei pullman davanti all’istituto Sraffa di via Piacenza. Procedure di sicurezza ben precise hanno regolamentato la loro partecipazione. Ogni volta che gli agenti facevano accostare un’auto, gli studenti, tutti dotati di pettorina catarifrangente, rimanevano a debita distanza lasciando prima avvicinare gli operatori.

«Ovviamente – ha precisato il vicepresidente dell’associazione – tutto quello che i ragazzi vivono e vedono quando sono al fianco degli equipaggi operativi viene segretato. Sono osservatori, ma vengono anche osservati nei loro comportamenti. Non possono diffondere informazioni, foto e video via social. Avvisano i genitori che stanno uscendo con le pattuglie e poi lasciano lo smartphone in deposito al comando, per riprenderlo solo a servizio terminato».

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