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SALUTE E TERRITORIO

Paziente amputato non traumatizzato all'arto inferiore: approccio multidisciplinare

Un evento di grande importanza si è svolto presso la Casa di Cura Ancelle di Cremona, struttura della Fondazione Teresa Camplani

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

23 Novembre 2024 - 15:07

Paziente amputato non traumatizzato all'arto inferiore: approccio multidisciplinari

CREMONA - Un evento di grande importanza si è svolto presso la Casa di Cura Ancelle di Cremona, struttura della Fondazione Teresa Camplani, focalizzandosi sul trattamento del paziente amputato non traumatizzato all'arto inferiore. L'incontro ha avuto come protagonista l’approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti per affrontare in modo completo e integrato questa condizione.


UN'ECCELLENTE ORGANIZZAZIONE

Il merito di aver organizzato l’evento va alla dottoressa Gaetana Anna Maria Reitano, fisiatra, che ha saputo coinvolgere numerosi esperti per una discussione approfondita su un tema di grande attualità e rilevanza. L'evento ha avuto il supporto di figure di spicco come il dottor Raffaello Bellosta, responsabile dell'UO di Chirurgia Vascolare della Fondazione Poliambulanza Istituto Ospedaliero Multispecialistico, con cui la Fondazione Teresa Camplani ha consolidato una proficua collaborazione.


IL LAVORO DI SQUADRA TRA I PROFESSIONISTI

L’incontro ha visto la partecipazione di una squadra multidisciplinare di esperti, tra cui Barbara Decchi, neurologa, Roberto Poci, infermiere con un master in vulnologia, e Camilla Salti, fisioterapista. Altri professionisti come Riccardo Beluffi e Giulia Mancini, terapisti occupazionali, e Veronica Coccoli, dietista nutrizionista, hanno arricchito l’incontro con le loro competenze. Importante anche l'intervento di Roberto Marchesi, tecnico ortopedico, che ha approfondito gli aspetti legati alla riabilitazione e all'adattamento ortopedico dei pazienti.


ISCHEMIA CRITICA DELL'ARTO INFERIORE: UNA SFIDA COMPLESSA

Il paziente con ischemia critica dell'arto inferiore rappresenta una delle sfide più complesse nel campo della medicina. Quando il trattamento conservativo non è sufficiente, l’amputazione diventa un'opzione necessaria per salvare la vita del paziente. Tuttavia, dopo l'intervento, il percorso di recupero è arduo e deve essere affrontato con un approccio multidisciplinare che comprenda la riabilitazione, l’alimentazione, e l'assistenza psicologica, affinché il paziente possa tornare a una qualità di vita accettabile.


L'IMPORTANZA DELL'APPROCCIO INTEGRATO

Durante l’incontro è stato sottolineato che l'amputazione rappresenta un'ultima risorsa, ma che il successo del recupero dipende fortemente dalla collaborazione tra professionisti. La riabilitazione fisioterapica, il supporto nutrizionale, la gestione ortopedica e il sostegno psicologico devono essere integrati in un percorso personalizzato che aiuti il paziente a superare le difficoltà legate alla perdita dell'arto e al cambiamento nel proprio stile di vita.

UNA NUOVA VISIONE PER LA RIABILITAZIONE POST-OPERATIVA

L'incontro ha evidenziato come il trattamento dei pazienti amputati non traumatizzati debba essere visto sotto una luce nuova, con un approccio sempre più integrato e mirato. I pazienti devono essere seguiti non solo dal punto di vista fisico, ma anche emotivo e psicologico, per garantire una riabilitazione completa e duratura.

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