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VESCOVATO

Violenze fisiche e psicologiche sulla figlia, arrestata la madre

La 50enne dovrà scontare una pena di 3 anni e mezzo di reclusione per il reato di maltrattamenti in famiglia

La Provincia Redazione

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21 Novembre 2024 - 14:26

«Il mio compagno non è così, altrimenti sarei scappata»

VESCOVATO - I carabinieri di Vescovato hanno rintracciato e arrestato nella giornata di ieri una 50enne del luogo in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Cremona. La donna, associata alla Casa Circondariale “Verziano” di Brescia, dovrà scontare la pena di 3 anni e mezzo di reclusione per il reato di maltrattamenti in famiglia.

La condanna è stata emessa a seguito della denuncia presentata alla Polizia Locale di Cremona. La donna è accusata di aver commesso ripetuti atti di violenza fisica e psicologica nei confronti della figlia con cui conviveva. Tramite l'indagine e il successivo processo, è emerso che tra il 2010 e il 2020 la madre avrebbe colpito la figlia con bastoni e utensili domestici, provocandole lesioni e lividi su mani e viso. Questi atti violenti avevano come unico scopo quello di impedirle di uscire di casa e partecipare ad attività extrascolastiche.

IN PRIMA LINEA PER CONTRASTARE LA VIOLENZA


I carabinieri di Cremona sono sempre attenti e pronti ad efficaci risposte in ordine a reati ai danni di vittime vulnerabili, continuando con incessante impegno nell’ambito della violenza di genere, domestica e nei confronti delle donne. Prosegue infatti, anche in chiave preventiva, la costante azione di sensibilizzazione dei carabinieri con l’intento di offrire da un lato sempre maggior tutela e protezione alle vittime di violenza di genere, e dall’altro risposte sempre più rapide, specie impiegando risorse qualificate e appositamente specializzate nello specifico ambito.


Anche questa vicenda evidenzia l’importanza di denunciare con tempestività, o comunque riferire attraverso qualsivoglia forma di contatto, i maltrattamenti e le vessazioni subite in ambito domestico o di genere, per consentire agli operatori di polizia ed agli altri attori sociali di lavorare sinergicamente per interrompere la spirale di violenza con gli strumenti normativi ed assistenziali a disposizione.

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