L'ANALISI
CREMA. I NODI DELLA LINEA FERROVIARIA
17 Novembre 2024 - 05:15
CREMA - Treni più puntuali, maggiore sicurezza soprattutto alla stazione cittadina, spesso teatro di vandalismi. E la proposta di ‘allungare’ il tragitto del diretto sprint per Milano, che dovrebbe diventare realtà nel 2025. Queste le richieste principali. E sul diretto sprint, la proposta aggiuntiva prevede che non parta da Crema, ma da Cremona, fermando poi solo a Soresina e Castelleone (le altre due principali stazioni in termini di passeggeri) prima di Crema e Treviglio. Dopo il recente vertice in municipio con l’assessore regionale alla Mobilità e ai Trasporti Franco Lucente, che ha coinvolto anche Trenord, Rfi e i sindaci della tratta Cremona-Crema-Milano, via Treviglio, il Comitato dei viaggiatori ha reso noti i risultati di un sondaggio, avviato in realtà durante l’estate. Hanno risposto in 250, in grande maggioranza (il 76%) lavoratori che gravitano su Milano. Poi un 18% di studenti universitari e il 6% di ragazzi delle superiori. Tenendo conto che in media, secondo i rilevamenti di Trenord, sono 5.300 i passeggeri quotidiani della linea, si tratta quasi del 5%. Se si restringe il campo a chi viaggia esclusivamente su Milano, secondo le stime i passeggeri sono 3.000, hanno quindi partecipato l’8,3% degli utenti. Di questi 1.800 salgono e scendono in città. Il resto nei paesi, con almeno un migliaio che gravitano su Soresina e Castelleone.
«C’è stata una forte adesione di lavoratori. Al questionario si poteva rispondere online in forma anonima, attraverso i nostri canali social — chiariscono dal comitato —: risulta evidente il ruolo forte di Milano come attrattore, mentre le stazioni di partenza più significative della linea sono Crema, Castelleone e Soresina». Dati che erano attesi e corrispondono ai centri più popolosi lungo la tratta, ovviamente esclusa Cremona. Dal capoluogo, chi viaggia su Milano utilizza infatti la linea che passa da Codogno. «Il treno veloce è in cima ai desiderata del 60% di coloro che hanno compilato il questionario — sottolineano dal comitato —: questa corsa con partenza da Cremona e appunto solo le fermate di Soresina, Castelleone, Crema e Treviglio potrebbe richiamare passeggeri anche dal capoluogo».
Le altre richieste degli utenti della tratta cremasca sono quelle di sempre, ossia un servizio di qualità migliore, il che significa meno guasti, sia a bordo dei convogli sia agli impianti. Per il 68% dei ritardi di quest’anno, come ha comunicato lo stesso assessore Lucente, la causa sono stati problemi ai passaggi a livello. Negli ultimi 12 mesi, l’indice di affidabilità della linea è sceso di due punti. Si è passati dall’82 all’80,3% dei treni arrivati entro i cinque minuti di ritardo. Ai pendolari pesa maggiormente proprio questa continua incertezza, il non sapere mai quando si parta e quando si arrivi, uno stress quotidiano: di fatto andare al lavoro è già un lavoro. «Un servizio incostante che genera senso di inaffidabilità — concludono dal Comitato —: se invece fosse affidabile e veloce, sarebbe un modo per incrementare gli utenti del trasporto pubblico locale. Ciò, probabilmente, permetterebbe di decongestionare in parte anche il traffico lungo la Paullese. Noi proviamo a farci sentire e a portare la voce dei pendolari al tavolo di chi deve decidere».
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