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CREMA. I NODI DELLA LINEA FERROVIARIA

«Basta guasti e più sicurezza. Aspettiamo il diretto sprint»

In 250 rispondono al questionario del Comitato pendolari: il 76% raggiunge Milano per lavoro

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

17 Novembre 2024 - 05:15

«Basta guasti e più sicurezza. Aspettiamo il diretto sprint»

CREMA - Treni più puntuali, maggiore sicurezza soprattutto alla stazione cittadina, spesso teatro di vandalismi. E la proposta di ‘allungare’ il tragitto del diretto sprint per Milano, che dovrebbe diventare realtà nel 2025. Queste le richieste principali. E sul diretto sprint, la proposta aggiuntiva prevede che non parta da Crema, ma da Cremona, fermando poi solo a Soresina e Castelleone (le altre due principali stazioni in termini di passeggeri) prima di Crema e Treviglio. Dopo il recente vertice in municipio con l’assessore regionale alla Mobilità e ai Trasporti Franco Lucente, che ha coinvolto anche Trenord, Rfi e i sindaci della tratta Cremona-Crema-Milano, via Treviglio, il Comitato dei viaggiatori ha reso noti i risultati di un sondaggio, avviato in realtà durante l’estate. Hanno risposto in 250, in grande maggioranza (il 76%) lavoratori che gravitano su Milano. Poi un 18% di studenti universitari e il 6% di ragazzi delle superiori. Tenendo conto che in media, secondo i rilevamenti di Trenord, sono 5.300 i passeggeri quotidiani della linea, si tratta quasi del 5%. Se si restringe il campo a chi viaggia esclusivamente su Milano, secondo le stime i passeggeri sono 3.000, hanno quindi partecipato l’8,3% degli utenti. Di questi 1.800 salgono e scendono in città. Il resto nei paesi, con almeno un migliaio che gravitano su Soresina e Castelleone.

«C’è stata una forte adesione di lavoratori. Al questionario si poteva rispondere online in forma anonima, attraverso i nostri canali social — chiariscono dal comitato —: risulta evidente il ruolo forte di Milano come attrattore, mentre le stazioni di partenza più significative della linea sono Crema, Castelleone e Soresina». Dati che erano attesi e corrispondono ai centri più popolosi lungo la tratta, ovviamente esclusa Cremona. Dal capoluogo, chi viaggia su Milano utilizza infatti la linea che passa da Codogno. «Il treno veloce è in cima ai desiderata del 60% di coloro che hanno compilato il questionario — sottolineano dal comitato —: questa corsa con partenza da Cremona e appunto solo le fermate di Soresina, Castelleone, Crema e Treviglio potrebbe richiamare passeggeri anche dal capoluogo».

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Le altre richieste degli utenti della tratta cremasca sono quelle di sempre, ossia un servizio di qualità migliore, il che significa meno guasti, sia a bordo dei convogli sia agli impianti. Per il 68% dei ritardi di quest’anno, come ha comunicato lo stesso assessore Lucente, la causa sono stati problemi ai passaggi a livello. Negli ultimi 12 mesi, l’indice di affidabilità della linea è sceso di due punti. Si è passati dall’82 all’80,3% dei treni arrivati entro i cinque minuti di ritardo. Ai pendolari pesa maggiormente proprio questa continua incertezza, il non sapere mai quando si parta e quando si arrivi, uno stress quotidiano: di fatto andare al lavoro è già un lavoro. «Un servizio incostante che genera senso di inaffidabilità — concludono dal Comitato —: se invece fosse affidabile e veloce, sarebbe un modo per incrementare gli utenti del trasporto pubblico locale. Ciò, probabilmente, permetterebbe di decongestionare in parte anche il traffico lungo la Paullese. Noi proviamo a farci sentire e a portare la voce dei pendolari al tavolo di chi deve decidere».

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