L'ANALISI
16 Novembre 2024 - 08:47
Sergio Ravelli e Gino Ruggeri, dietro l'area dell'ex raffineria Tamoil
CREMONA - Qualcosa si muove sul fronte della complessa vicenda dell’ex raffineria Tamoil, responsabile dei danni ambientali causati dall’inquinamento della falda. Ora, dopo anni di attesa, si è mosso anche il Ministero dell’Ambiente, che ha avviato un’azione civile. Ad annunciarlo sono stati ieri Sergio Ravelli storico esponente radicale cremonese, e Gino Ruggeri, il cittadino che si costituì parte civile nella causa alla raffineria.
«Fin dall’inizio del processo di primo grado a carico dei dirigenti della raffineria Tamoil, nel lontano 2012 – scrivono i due – abbiamo ripetutamente chiesto al Ministero dell’Ambiente di costituirsi parte civile nel procedimento penale in quanto unico titolare del danno ambientale. Lo abbiamo fatto con le interrogazioni parlamentari dell’allora deputato Maurizio Turco, poi con una richiesta avanzata nel marzo 2016 dall’allora assessore all'ambiente Alessia Manfredini, unitamente alla richiesta di accesso agli atti per l’acquisizione della Relazione Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) per la valutazione del danno ambientale. Relazione prontamente messa a disposizione dell’amministrazione comunale. Un’ulteriore nota è stata inviata nel giugno 2022 dal sindaco Gianluca Galimberti al Ministero per la Transizione ecologica per sollecitare l’avvio di una azione civile finalizzata al risarcimento del danno ambientale. Tutto queste richieste e sollecitazioni varie sono rimaste lettera morta per la colpevole inerzia del ministero».
Poi la svolta: «Abbiamo appreso che da qualche settimana è stata depositata dall’Avvocatura distrettuale di Brescia, per conto del Ministero per la Transizione ecologica, l’azione civile per il risarcimento del danno ambientale, accompagnata da una nuova e aggiornata istruttoria Ispra. A quanto ci risulta tale documento evidenzia un danno ambientale rilevante con una valutazione del danno pari a diversi milioni di euro».
Ma, denunciano Ravelli e Ruggeri, facendo appello a una maggiore trasparenza, nei giorni scorsi nessuna notizia è trapelata dalle sedi istituzionali. «Su questo evento, che possiamo a ragione definire storico, è calato un silenzio incomprensibile. Nessuno sa niente, nessuno dice niente. Rivolgiamo, pertanto, un pubblico appello al sindaco Andrea Virgilio affinché siano resi pubblici i documenti relativi all’azione civile intrapresa dal Ministero per la Transizione ecologica».
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