L'ANALISI
ECONOMIA E OCCUPAZIONE. LE PROSPETTIVE DI SVILUPPO
16 Novembre 2024 - 05:30
CREMONA - In provincia di Cremona la cultura dà occupazione a 7.313 persone e genera 437 milioni di euro: la stima dell’impatto occupazionale ed economico delle filiere culturali e creative del territorio è contenuta nel rapporto ‘Io sono Cultura 2024 - L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi’, realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere, Deloitte e centro studi Guglielmo Tagliacarne in collaborazione con Istituto di credito sportivo e culturale, Fondazione Fitzcarraldo e Fornasetti.
Nel quadro regionale, la provincia cremonese occupa il penultimo posto in valore assoluto, con numeri comunque in linea con quelli dei territori di simile dimensione e analoga potenzialità attrattiva. Rispetto alla rilevazione di un anno fa, la cultura di ‘casa nostra’ evidenzia un’evoluzione stabile. Insomma: con la cultura si mangia. E, soprattutto, le industrie culturali — mezzo strategico per coinvolgere le comunità e stimolare lo sviluppo dei territori — sono in grado di attivare la crescita di settori come turismo, trasporti e manifattura. Specialmente in Lombardia, secondo il rapporto Symbola.
«Con circa 29 miliardi di euro e 366mila occupati — ha sottolineato l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, durante il convegno ‘InnovaCultura che si è tenuto a Palazzo Lombardia — la nostra regione si colloca ai vertici del panorama culturale italiano. Milano, in particolare, con 18 miliardi di valore aggiunto e oltre 200mila occupati, è una capitale culturale che attira talenti, investimenti e idee da tutto il mondo. In Italia operano 284mila imprese, di cui 33mila non-profit. Numeri che richiamano un’enorme responsabilità per un settore sempre più centrale nello sviluppo economico e sociale del Paese». Caruso, quindi, ha aggiunto: «Il settore ha saputo reinventarsi, incorporando tecnologie all’avanguardia e preparandosi a cogliere le opportunità offerte dal digitale e dall’Intelligenza Artificiale. È proprio su queste basi che è nata la misura ‘InnovaCultura’, per la quale Regione Lombardia ha stanziato 6 milioni di euro, finanziando 49 progetti nelle 12 province. Alcuni progetti, in particolare, rendono possibile una fruizione più interattiva dei beni culturali lombardi».
Nel rapporto ‘Io sono Cultura 2024’ si legge che la Lombardia «si distingue per la capacità di combinare attività culturali tradizionali con una forte specializzazione nei servizi avanzati come architettura, design e comunicazione».
Il sistema produttivo culturale e creativo si suddivide in ‘attività core cultura’ (industria creative, industrie culturali, patrimonio storico-artistico, performing art) e ‘creative driven’, ossia attività che, pur non facendo parte della filiera della cultura, impiegano contenuti e competenze culturali e creative per accresce il valore dei propri prodotti (grafici o illustratori, designer, architetti, comunicatori, fotografi, sviluppatori videogame, registi, autori/scrittori, storyteller, attori/performer, musicisti, videomaker, artisti, organizzatori di eventi). Un ecosistema vasto e variegato che, a livello nazionale, contribuisce alla creazione di ricchezza sul totale pari al 5,6%.
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