L'ANALISI
07 Novembre 2024 - 18:10
SAN DANIELE PO - Al via in questi giorni il cantiere dei lavori di messa in sicurezza del ponte ‘Giuseppe Verdi’ tra San Daniele Po e Roccabianca. L’intervento, il più importante e costoso da novembre 2015 a oggi, è il terzo sul viadotto che collega la sponda cremonese a quella parmense del fiume.
L’opera prevede lavori in alveo, fatti anche con tecnici subacquei specializzati, sulle pile numero 60 e 61, quelle che mostrano i segni più evidenti di degrado, e su giunti, guard-rail, parapetti e anche asfalti. Il progetto, dal costo complessivo di circa 20 milioni di euro, è stato interamente finanziato con fondi ministeriali stanziati nel 2020 e approvato nel novembre 2022.
Servirà a mettere in sicurezza la struttura e permettere la riapertura del ponte ai mezzi da 56 tonnellate in doppio senso di marcia contestualmente anche al miglioramento sismico dell’opera e al consolidamento della soletta di impalcato dell’intero ponte. Si interverrà anche su impermeabilizzazione, giunti, guard-rail, parapetti, asfalti e soprattutto sulla regimazione delle acque, principale causa del degrado della struttura stessa. Costruito nel 1980, diventato collegamento fondamentale tra le Province di Cremona e Parma, ma malato da tempo, il ponte ha subito altri due interventi riguardanti il consolidamento di alcune travi di impalcato, delle pile e dei pulvini in golena e la realizzazione dei ritegni sismici.
Appaltati dalla Provincia di Parma, i lavori per la sua messa in sicurezza sono stati ufficialmente assegnati al raggruppamento temporaneo di imprese formato da Steel Concrete Consorzio Stabile di Verona, Locapal di Venezia e Nautilius di Venezia. Il bando era stato pubblicato a novembre 2023; sei le domande di ammissione alla procedura della gara, esaminate e giudicate dalla commissione. Dopo ricorsi al Tar, la riammissione di tutti e sei i consorzi ed infine la decisione definitiva della Provincia di Parma, responsabile del procedimento, il cantiere è finalmente potuto partire.
Secondo il crono programma dei lavori l’intervento sul ponte dovrebbe concludersi entro febbraio 2026, ma non è escluso che la fine lavori possa avvenire anche prima. In questo periodo, così come accade da anni per motivi di sicurezza, la viabilità sul ponte sarà regolata tramite semaforo a senso unico alternato. Per quanto riguarda eventuali chiusure totali, come anche spiegato nell’assemblea pubblica di fine agosto a Ragazzola, saranno concentrate in quei periodi in cui vi siano le minori conseguenze per la vita economica e sociale della popolazione che vive e lavora tra le due rive del fiume.
Le chiusure saranno di breve durata e verranno concordate con le amministrazioni locali. Restano in vigore le varie limitazioni già presenti e quindi il divieto di sorpasso su tutto il ponte, non solo sul tratto interessato dal cantiere, il peso massimo per i mezzi pesanti che non deve superare le 44 tonnellate e il distanziamento di almeno 50 metri tra i veicoli. Solo a opere concluse il viadotto potrà essere riaperto in entrambi i sensi di marcia ed a tutti i mezzi pesanti.
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