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CASTELVETRO/CREMONA

Ponte sul Po, lavori suddivisi e inizio da fissare

L’impresa Beltrami ha subappaltato parte delle opere. Test dell’Anas in finale, cantiere previsto verso primavera

Elisa Calamari

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15 Novembre 2024 - 05:15

Ponte sul Po, lavori suddivisi e inizio da fissare

Il ponte sul Po

CASTELVETRO - Una parte degli attesi lavori di manutenzione straordinaria al vecchio ponte in ferro è stata subappaltata: dalla Paolo Beltrami di Paderno Ponchielli alla Cosmet di Fantoni Srl di Clusone (Bergamo). Si tratta delle opere di carpenteria metallica, della rimozione e demolizione di strutture, per un totale di circa 2 milioni e 113mila euro più Iva. Insomma poco meno della metà dell’intervento totale.


L’opzione subappalto per questa tipologia di interventi era prevista e la ditta che subentra – proprio su richiesta avanzata dalla Beltrami – ha dichiarato di garantire «gli stessi standard qualitativi e prestazionali previsti nel contratto di appalto – si legge sulla determinazione della Provincia di Piacenza – e di riconoscere ai lavoratori un trattamento economico e normativo non inferiore a quello che avrebbe garantito il contraente principale». Inevitabile però chiedere e chiedersi se questo passaggio burocratico potrà comportare ulteriori ritardi nell’avvio del cantiere: sentendo gli enti interessati pare di no, anche se non c’è ancora una data di avvio.


«L’inizio dei lavori è ancora indeterminato – conferma infatti il sindaco di Castelvetro, Silvia Granata –. Dovrebbero però essere in arrivo i risultati dei monitoraggi (eseguiti nelle scorse settimane da Anas e fonte di parecchi disagi, ndr) e le autorizzazioni di Aipo per l’area cantiere». Restano invece ancora da definire parecchi altri dettagli, comprese le procedure per accedere alla gratuità dei transiti in autostrada A21. Il cantiere, dunque, dovrebbe partire non prima della prossima primavera.


Dei ritardi ha chiesto conto, in consiglio comunale a Cremona, anche la consigliera di Fratelli d’Italia Chiara Capelletti: ha domandato «se è stato definito con certezza il calendario di avvio e durata dei lavori di manutenzione straordinaria»; se è stata progettata una «variazione alla viabilità di ingresso in città volta ad alleggerire i disagi viabilistici»; se è stata imbastita una campagna di informazione verso la cittadinanza «perché non basta la pubblicazione sul sito istituzionale del Comune» e se è stata fatta una mappatura di eventuali cantieri nelle zone viabilistiche circostanti «per capire se sono previste chiusure o slittamenti di altri cantieri attivi al fine di evitare di aggiungere appesantimenti al traffico».

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