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CINGIA DE' BOTTI/SOSPIRO

Aggressione allo stadio, le indagini avanti tutta

Giovane cremonese disabile picchiato a Mantova fuori dallo stadio: catena di solidarietà

Antonella Bodini

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redazione@laprovinciacr.it

13 Novembre 2024 - 18:34

Aggressione allo stadio, le indagini avanti tutta

CINGIA DE' BOTTI/SOSPIRO - Mentre non si placa l’ondata di solidarietà nei confronti del ragazzo residente in Fondazione Sospiro e aggredito sabato pomeriggio allo stadio Martelli di Mantova, continuano accertamenti e indagini da parte della Digos per arrivare all’identificazione dell’uomo, e di eventuali complici, che poco prima del derby si è reso protagonista del vile gesto. E nei prossimi giorni si potrebbe anche arrivare ad una svolta concreta.

Intanto vicinanza e promesse d’aiuto sono arrivati al presidente Amo Luca Rivaroli che sabato ha accompagnato i ragazzi a vedere la gara. Dopo i sindaci Andrea Virgilio, Cremona, e Mattia Palazzi, Mantova, e il consigliere regionale Matteo Piloni, anche le società Us Cremonese e Mantova 1911 attraverso la dirigenza, hanno espresso solidarietà a vicinanza per quanto successo; i gruppi di tifosi e degli ultras hanno preso le distanze da un gesto definito come «deprecabile atto di violenza».

Il Lions Club Andrea Mantegna di Mantova ha offerto collaborazione per service futuri a tema inclusione. «Ma sono stati anche tanti cittadini di Mantova e di tutta la nostra provincia – spiega il presidente della Amo Luca Rivaroli – che hanno avuto parole di sdegno per quanto successo, ma anche di sostegno per le nostre attività». Un episodio di violenza gratuita, proprio durante un progetto di inclusione, che tanti cittadini mantovani hanno fermamente condannato prendendo le distanze da quell’uomo che ha sferrato un pugno al volto di un ragazzo disabile.

«Gesto deprecabile in ogni caso, ma che ha avuto un clamore tale da trasformarsi in qualcosa di positivo. Tante realtà e persone vogliono darci una mano in modo concreto e gratuito. E questa credo sia la risposta più bella che potesse arrivare. Vogliamo dimenticare al più presto l’episodio di Mantova e vogliamo che rimanga isolato, senza ritorsioni di alcun genere. Teniamo il buono di questa vicenda. Andiamo avanti con i nostri progetti nell’assoluta convinzione che l’inclusione crea opportunità meravigliose».

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