L'ANALISI
11 Novembre 2024 - 05:05
L'ingresso del palazzo comunale di Crema e l'assessore Anastasie Musumary
CREMA - Ci sono 900 residenti con disturbi dello spettro autistico tra la città e il territorio cremasco. Nella grande maggioranza sono bambini e ragazzi, ma con il passare degli anni sono sempre di più gli adulti. «Numeri in continua crescita — ricorda l’assessore al Welfare Anastasie Musumary —: richiedono risposte anche a livello istituzionale e non solo sociosanitario. Per questo stiamo studiando un progetto per coinvolgere il personale del nostro ente, così che possano partecipare a un corso di formazione per accogliere al meglio le persone con autismo». Un po’ come è già stato fatto con i negozianti del centro (vedi, box) grazie all’associazione ‘Mai stati sulla luna?’.
«Vedremo il risultato di questa sperimentazione — prosegue Musumary —: ‘Mai stati sulla luna?’ ha avuto un’idea innovativa e noi abbiamo messo loro a disposizione la sala dei Ricevimenti per gli incontri con gli esercenti. Per i dipendenti andranno studiate le fasce orarie migliori per il corso, che sarà ovviamente ad adesione volontaria, indirizzato specialmente a coloro che lavorano a contatto con il pubblico». A tenere le lezioni sarà Enza Crivelli, pedagogista clinica e docente di Pedagogia speciale alla Cattolica di Milano.
«Sarebbe un grande aiuto per le famiglie, ma anche per gli stessi adulti autistici avere la possibilità di entrare in contatto con persone formate, che sanno come interagire con loro». Parola d’ordine, fare di Crema una città sempre più inclusiva e accogliente. «La mancanza di autonomia individuale — ricorda Musumary — ma anche la difficoltà nel compiere le proprie scelte sono tra gli aspetti più gravi, che devono affrontare le persone con disabilità, per questo è importante creare una comunità consapevole, che sia in grado di accogliere, di conoscere e permettere ai ragazzi con l’autismo di accedere alla città e di poter fruire di tutti i servizi. Si tratta di una forma concreta di inclusione».
Una campagna di sensibilizzazione che si concretizzerà nei prossimi mesi e comporterà un lavoro anche nelle scuole. «I ragazzi con un autismo ad alto funzionamento, dunque meno grave di altre forme, hanno la possibilità di trovare un lavoro — conclude l’assessore —: per questo, nel piano di zona, abbiamo inserito la possibilità di formazione nelle scuole. Se seguiti bene, in particolare alle superiori, saranno favoriti nell’inserimento del tessuto produttivo una volta concluso il percorso di studi. Nel frattempo, ci siamo mossi per una formazione alle famiglie dei ragazzi con autismo, tramite il bando Ats e grazie alla preziosa collaborazione dell’Anffas e di ‘Mai stati sulla luna?’ Incontri in cui sono state affrontate diverse tematiche specifiche. Su questo, come del resto su altri fronti, la presenza del volontariato è fondamentale».
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