L'ANALISI
08 Novembre 2024 - 15:18
CREMA - Coda record stamattina lungo la Paullese. La causa, il proseguimento dei lavori di rifacimento del manto stradale previsti dalla Provincia sulle principali arterie del Cremasco. Negli orari di punta, tra le 7:30 e le 8:30, la colonna in uscita dalla Paullese raddoppiata per chi doveva raggiungere la città o Bagnolo Cremasco, è arrivata sino a Vaiano. Almeno quattro chilometri a passo d’uomo o poco più.
C’è chi ha impiegato 15 minuti per coprire il breve tratto di strada. A peggiorare le cose il fatto che stamattina, a causa dello sciopero senza fasce di garanzia del trasporto pubblico locale, molti genitori di studenti delle superiori abbiano accompagnato i figli a scuola in auto. Dai paesi dell’ovest cremasco in tanti hanno utilizzato la Paullese, andando ad aumentare il già sostenuto volume di traffico. Per poter procedere in sicurezza con i lavori, gli operai hanno chiuso la corsia di destra della carreggiata, per poter procedere con il rifacimento dell’asfalto in alcuni punti particolarmente rovinati e di conseguenza pericolosi, anche per il formarsi di buche e avvallamenti.
Le operazioni di fresatura sono partite alle prime luci del giorno, poi la posa del nuovo tappetino. Si è così chiusa una settimana molto difficile per la viabilità del territorio. Le manutenzioni in orario diurno avevano già interessato tra lunedì e martedì la Paullese a Madignano e la Serenissima a Offanengo. Poi tra mercoledì e giovedì il cantiere si era spostato sulla tangenziale cittadina, nel tratto tra le stazioni di servizio e lo svincolo per Ombriano.
Oggi è arrivato sulla superstrada. Non sono mancate le lamentele, soprattutto per la scelta degli orari. «Questi interventi andrebbero programmati in fasce orarie in cui il traffico è meno intenso» aveva sottolineato nei giorni scorsi la consigliera comunale di Forza Italia Laura Zanibelli. Il messaggio è chiaro: la messa in sicurezza delle strade è fondamentale, ma la cantierizzazione degli interventi, se proprio non può essere fatta di notte per problemi legati soprattutto ai costi maggiori, che almeno non parta tra le 7:30 e le 9, quando più intenso è il volume degli spostamenti.
Critiche per la mancata informazione in merito alle opere di rifacimento del manto, erano già state mosse dal sindaco di Madignano Piero Guardavilla. Anch’egli inoltre, pur concordando sull’importanza dell’intervento in chiave sicurezza, aveva puntato il dito sulla scelta delle tempistiche che hanno inevitabilmente creato disagi.
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