L'ANALISI
06 Novembre 2024 - 15:44
OFFANENGO - L’ondata di furti che ha funestato il territorio richiede una risposta forte e immediata da parte delle istituzioni. Gli uomini delle forze dell’ordine sono al lavoro con un impegno quotidiano e anche gli agenti della polizia intercomunale, guidati dal comandante Marco Cattaneo, stanno dando un contributo fattivo.
“Siamo seriamente preoccupati per i recenti casi di furti” esordisce Daniel Bressan, vicesindaco e assessore alla sicurezza. “Gli episodi hanno interessato anche il nostro comune. La stagione delle nebbie per la scarsa visibilità, insieme a quella estiva per le case vuote per le vacanze, sono i periodi più interessati da questi fenomeni. Come corpo intercomunale tutti gli anni intensifichiamo, a supporto delle altre forze di polizia, i pattugliamenti in questo periodo proprio con lo scopo della prevenzione. A questo si aggiunge l'importante lavoro di ampliamento della videosorveglianza e il sistema varchi”.
La gravità del contesto, però, richiede un ulteriore fattore di intervento secondo Bressan: “Occorre un importante interessamento e autoprotezione della cittadinanza. Serve il supporto e una segnalazione in caso di attività sospette. Ogni elemento è buono per scongiurare un episodio o per intervenire puntualmente in situazioni che possono generare furti”.
Ma tra le priorità non ci sono soltanto le razzie. I 30 minorenni identificati durante i controlli del lungo weekend di Halloween non sono da sottovalutare. Impongono anzi nuove strategie di prevenzione che possono essere messe in campo soltanto con l’aiuto dei cittadini. E, naturalmente, delle famiglie.
“Da notare in maniera positiva – commenta il vicesindaco - l'atteggiamento di controllo sociale del paese da parte di molti cittadini che ci segnalano situazioni da approfondire e sulle quali intervenire e che ci danno quindi strumenti in più per calibrare la nostra attività e per essere più efficaci”.
In merito all’episodio del parco di via Arduino, per esempio, la chiamata dei residenti e la conferma delle telecamere hanno permesso di inviare in tempo utile un equipaggio con due agenti. Il gruppo di 16enni ha dovuto così ripulire il parco pubblico dopo aver sparpagliato i rifiuti nell’erba. Ciò che sta emergendo è “lo spaccato di una difficoltà che nasce da basi educative” davanti al quale è indispensabile l’alleanza tra le istituzioni e i genitori “per stroncare questi comportamenti”.
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