L'ANALISI
05 Novembre 2024 - 20:30
CREMONA - Un pellegrinaggio continuo, una coda ininterrotta da metà mattinata al tardo pomeriggio. Un'affluenza così massiccia, oltre che silenziosa e commossa, da rendere necessaria la presenza discreta della polizia locale per incanalare la circolazione in via Ca' del Ferro e nella zona intorno. Autorità politiche e militari, volti noti, ma soprattutto semplici cittadini, amici, conoscenti e anche chi di lei aveva solo sentito parlare eppure le voleva bene. Sono centinaia le persone che oggi hanno salutato, presso la camera ardente dell'ospedale, Chiara Maria Galimberti, figlia diciannovenne dell'ex sindaco Gianluca e della moglie Anna, fisioterapista, spentasi domenica scorsa al Maggiore dove, il giovedì precedente, era stata trasportata dopo un malore accusato durante un laboratorio di teatro. Accanto a lei i fratelli maggiori, Marco e Giovanni, i nonni, i parenti più stretti e loro, i genitori, schiacciati dal dolore ma capaci di regalare a ognuno un saluto, una parola di ringraziamento, un ricordo.
In fila, sul piazzale e lungo il corridoio della camera mortuaria, si sono rincorsi gli aneddoti sulla 'piccola ma grande Chiara'. “Stavo spingendo in una via del centro la carrozzina con mio marito quando lei si è avvicinata e ha voluto prendere il mio posto”, è solo uno dei mille episodi captati. "Era una bomba di carica umana. Capiva le cose e le loro sfumature prima degli altri", ha detto una sua ex insegnante. Era rappresentato anche il Gruppo Up che, con le altre associazioni Futura e Giorgia, ha aiutato Chiara, affetta dalla sindrome di down, a crescere; “Aveva partecipato a un paio di 'pizzate' per inserirsi e conoscere gli altri iscritti”.
Tutti hanno firmato il registro delle presenze e tanti hanno portato con sé l'immaginetta plastificata di Chiara. Su un lato, la fotografia di lei, radiosa nel suo sorriso inimitabile, e una citazione evangelica che ne rispecchia l'anima: 'Beati i puri di cuore perché vedranno Dio'. Sull'altro, un pensiero dei suoi familiari: 'Gratitudine infinita per aver vissuto accanto a un miracolo di bellezza, di bontà e di gioia, dono straordinario che insegna a donare”.
Sempre oggi, gli studenti dell'istituto Einaudi, dove Chiara seguiva l'indirizzo enogastronomia-servizi alberghieri e dove avrebbe dovuto sostenere gli esami di maturità, è stato osservato un minuto di silenzio. Un gesto proposto dagli studenti e subito recepito dalla preside, Nicoletta Ferrari. Gli allievi della 5Ab, la sua classe, parteciperanno ai funerali, domani alle 11, a Sant'Abbondio. Vista la probabile alta affluenza anche in questo caso, sul sagrato della chiesa verrà installato un maxi schermo (in sinergia con Giochi di luce) per consentire a tutti i convenuti di seguire il rito funebre. Prevista la presenza del vescovo Antonio Napolioni insieme con il parroco di Sant'Abbondio, don Andrea Foglia, e molti altri sacerdoti.
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