L'ANALISI
05 Novembre 2024 - 18:28
CREMONA - Gli ingredienti della festa sono: buona dose di allegria, partecipazione corale e buon cibo che faccia gioire i sensi. Tutti ingredienti che la Festa del Torrone ha fatto suoi da 27 anni. Non è un caso, dunque, che l’edizione 2024 sia dedicata alla gioia. Oggi la nove giorni di torrone, in programma da sabato 9 a domenica 17 novembre, è stata presentata con tutti gli onori del caso nella sala della Consulta di palazzo Comunale.
A fare gli onori di casa l’assessore al turismo Luca Burgazzi che ha sottolineato come la kermesse sia un appuntamento clou della città che da sempre ne sa coinvolgere le diverse anime: quelle imprenditoriali, culturali, commerciali e formative. Nel dire ciò ha ricordato Chiara Galimberti, «presenza fissa fra gli studenti dell’Einaudi che da sempre lavorano in stretta sinergia con Sgp Eventi. Di Chiara ricordiamo tutti l’entusiasmo e la simpatia», ha sottolineato commosso, commozione condivisa dalla vice preside dell’istituto Einaudi, Federica Gaboardi che ha ricordato l’impegno della scuola all’interno della festa.
Ricco, ricchissimo il palinsesto della manifestazione con il campione Antonio Cabrini, Torrone d’oro 2024, col premio bontà assegnato a Palmiro Fanti, un pilastro della solidarietà e della tradizione degli stampatori cremonesi. Tanti i nomi nel palinsesto della kermesse, dal giornalista enogastronomico, Edoardo Raspelli, allo chef Carlo Cracco, al prodigio dell’alta cucina, Francesco Morano. Arriveranno alla corte di re torrone anche i pasticceri Damiano Carrara che, all’interno di Book City, presenterà il suo ultimo libro: Naturalmente, la mia pasticceria per tutti, a Gabriele Citti, giovane talento e vincitore dell’ultima edizione di Bake Off Italia.
La forza della festa è la collaborazione che vede enti e produttori collaborare per un unico e dolcissimo obiettivo: fare di Cremona la capitale dei dolci. Ilaria Casadei della Camera di Commercio — ente da sempre al fianco della manifestazione — ha ricordato il festival della mostarda che intende valorizzare uno dei prodotti tipici del territorio, incrociandolo con il torrone e proponendo contaminazioni piccanti in degustazioni ad hoc.
La festa non ci sarebbe senza l’impegno delle tre aziende leader nel produrre torrone. «Sperlari da sempre è anima della festa — ha detto Bernadette Bevacqua, Ceo del gruppo Sperlari —. I miei figli e i loro amici segnano l’appuntamento col torrone a Cremona come una festa di famiglia. E non può che fare piacere. Sotto la loggia dei Militi sarà possibile personalizzare il proprio torroncino, abbiamo deciso di coniugare il tema della kermesse con il Natale, ci sarà uno spazio per farsi foto instagrammabili e poi ci sarà la possibilità di lasciare messaggi natalizi su un grande muro: lasciare un messaggio e prenderne un altro nel segno della condivisione».
Daniele De Stefani, direttore commerciale della Vergani, si è rifatto alla tradizione, «la nostra azienda si muove da sempre nel segno della tradizione e della territorialità — ha spiegato —. Il sostegno alla rievocazione storica del matrimonio fra Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza vuole ribadire le origini leggendarie e storiche al tempo stesso del dolce mandorlato. Come sempre saremo presenti con il nostro stand in piazza Stradivari».
Massimo Rivoltini dell’omonima azienda di Vescovato non nasconde il suo entusiasmo ed è un fiume in piena: «Tutti gli anni ci superiamo — racconta —, a tal punto che alcune idee le abbiamo messe da parte per l’anno prossimo. Quest’anno daremo dignità al cibalo, ovvero il torrone morbido, nato nel primo dopoguerra, riletto con abbinamenti insoliti come il gin allo zafferano. Rivaluteremo una figura vescovatina, il giradur, lanceremo il torrone a forma di provolone, in omaggio al Provolone Val Padana. E poi tanto altro. Terremo a battesimo l’invenzione del pan di stracci del giovane pasticcere Lorenzo Cai. Tante le iniziative che renderanno veramente unica la Festa del Torrone».
E per capirlo basta sentire Stefano Pelliciardi di Sgp eventi snocciolare numeri di stand, provenienze dei maestri torronai da tutta Italia, «tanti gli appuntamenti, le degustazioni come gli spettacoli, gli show cooking come le performance — racconta il patron della festa —. Saranno nove giorni di gioia in cui avremo alcuni dei protagonisti dell’arte culinaria italiana, tutta la città sarà coinvolta in un’atmosfera prenatalizia e di vera festa gioiosa».
E come tradizione vuole in occasione della Festa del Torrone le luminarie natalizie delle Botteghe del Centro si accenderanno, nel segno ben augurante della luce che è simbolo del Natale imminente, o quasi.
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