L'ANALISI
04 Novembre 2024 - 10:46
MONTICELLI D'ONGINA - Un orario insolito, quello scelto dalla banda che fra sabato e domenica ha assaltato il magazzino Dhl di località La Secca. Perché a mezzanotte e mezza di sabato sera, lungo le strade, ci sono ancora tanti veicoli in transito. E infatti un gruppo di ragazzi stava rientrando a San Pietro in Cerro dopo la serata trascorsa a Monticelli: «Ci siamo ritrovati la strada sbarrata con almeno tre auto a fuoco – racconta uno di loro –. Sembrava si fossero scontrate frontalmente e così abbiamo pensato subito ad un incidente con morti, i vigili del fuoco erano già in azione. Abbiamo deciso di fare inversione di marcia e di passare dalle strade secondarie arrivando poi all’incrocio di La Secca. Ma lì abbiamo trovato altri pompieri e altri carabinieri. Un secondo incidente così grave nell’arco di pochi chilometri ci è sembrato impossibile. C’erano persone ferme e ci hanno spiegato che qualcosa di grosso era appena successo al polo logistico».
Sul posto anche il sindaco di San Pietro in Cerro, Stefano Boselli, che abita nei pressi dell’incrocio sbarrato con le fiamme: «Sono arrivato quando le auto stavano ancora bruciando. Sono senza parole, episodi come questi preoccupano e penso che servano riflessioni sulla situazione che stiamo attraversando e pene esemplari».
Sconcertato anche il collega di Monticelli, Gimmi Distante, nelle ultime ore raggiunto dalle troupe televisive nazionali che lo hanno intervistato proprio sul tema sicurezza. Intanto le indagini dei carabinieri proseguono e sono serrate.
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