L'ANALISI
04 Novembre 2024 - 05:15
Uno scorcio del listone gremito di gente e commensali nella tenso-struttura. A destra Paride Pasquali Stefania Delfino e Francesca Guarneri
CASALMAGGIORE - Terzo giorno della Fiera di San Carlo e il flusso di persone è stato quello delle grandi occasioni. Discreta la presenza in tarda mattinata e a metà pomeriggio, con il picco di affluenza che si è registrato nelle ore dei pasti e dell’aperitivo. Infatti i chioschi dello street food sono stati presi d’assalto, con code di attesa per l’accesso alla sagra gastronomica; le giostre sono state incessantemente in movimento fino ad ora di cena e, soprattutto, si è registrato un buon viavai dalle diverse mostre allestite attorno a piazza Garibaldi e nel Palazzo Abbaziale.
In particolare, il Bijou e il Diotti hanno segnalato una buona risposta di pubblico nel visitare le proprie esposizioni; ieri infatti era possibile accedere gratuitamente ai musei per l’iniziativa #domenicalmuseo. «Abbiamo accolto circa un centinaio di persone solo nella giornata di oggi – ha commentato la conservatrice del Bijou Letizia Frigerio –. Negli altri due giorni settanta accessi. Siamo perciò molto soddisfatti».
All’interno del contenitore culturale è allestita la mostra dedicata all’incisore e medaglista casalasco Paride Bini, curata dal professor Marco Orlandi. «L’insieme delle proposte culturali offerte al pubblico all’interno della fiera sono state apprezzate. Non mi aspettavo poi così tanto interesse per la cultura e la storia locale» ha aggiunto Frigerio. Anche al museo Diotti i visitatori sono stati numerosi. Secondo l’ente, sono stati più di un’ottantina le persone che hanno ammirato le opere esposte nella collezione permanente, guidati da Meriem Dougani, e la temporanea dedicata alla storia e alla rappresentazione artistica di piazza Garibaldi, preparata dal conservatore Valter Rosa.
Di grande successo è stata poi la performance artistica di body art realizzata da Francesca Guarneri, insieme alla ballerina argentina Stefania Delfino, tra gli allestimenti d’arte contemporanea e dei fumetti al Palazzo Abbaziale. «Oggi ho portato il progetto ‘Il corpo si fa tela’, ovvero il settimo quadro rotto sul tema che rappresenta letteralmente la spazialità dell’arte che prende vita sulla modella, dando un significato completamente diverso all’opera» ha spiegato Guarneri. È la prima volta che ha portato questo ‘attacco d’arte’ a colori, il cui progetto consiste nella rottura della tela colorata da parte della ballerina, dopo essere stata dipinta dal vivo con i colori del quadro. Il messaggio profondo dell’intera rappresentazione «è dalla staticità al movimento dell’emozione suscitata nello spettatore».
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