L'ANALISI
30 Ottobre 2024 - 21:18
Marcello Ventura, Domenico Maschi, Giuliano Noci, Roberto Mariani e Andrea Lusenti
SAN MARTINO DEL LAGO - Nuova tappa nella fase di studio e confronto sull’iniziativa dell’area omogenea casalasca, il progetto di gestione sovracomunale dei servizi sul territorio. Nel tardo pomeriggio di oggi, nella sala stampa del Cremona Circuit ‘Angelo Bergamonti’, si è svolto infatti un nuovo tavolo di riflessione e dialogo riservato ai sindaci dell’Oglio-Po. L’iniziativa è stata di Cassa Padana BBC nell’ambito del ‘Progetto Hub della Conoscenza’ in collaborazione con il Politecnico di Milano.
All’incontro erano presenti Andrea Lusenti, direttore generale Cassa Padana BBC, Roberto Mariani, presidente della Provincia di Cremona, il consigliere regionale Marcello Ventura, Giuliano Noci, coordinatore ‘Hub della Conoscenza’ e prorettore del Politecnico, e Domenico Maschi presidente GAL Oglio-Po. «La prima componente che qualifica questa progettualità è quello di ragionare per aree omogenee – ha esordito il professor Noci. I confini amministrativi sono stati definiti duecento anni fa e hanno sempre meno senso considerando le dinamiche tecnologiche, sociali e competitive in atto».
Da qui «l’assoluta necessità di fare sinergia e creare maggiore massa critica in termini di rappresentanza». Uno dei rischi più importanti che gli amministratori locali del casalasco si trovano ad affrontare «è inseguire i servizi data la mancanza di tecnici e gli affanni economici», e «non fare così più politiche attrattive per il territorio». I giovani e la conoscenza territoriale sono «gli asset chiave», secondo Lusenti, per «evitare di perdere ulteriore competitività dei nostri comprensori» davanti alle grandi transizioni della contemporaneità.
«Come Banca di credito cooperativo prevediamo di garantire lo sviluppo e la coesione sociale del territorio. Esso prospera se un’istituzione locale si attiva e interagisce con i vari attori e ha la possibilità di farlo crescere». Lusenti, inoltre, ha elogiato i passi avanti fatti finora sul progetto sovracomunale, rendendosi così disponibile «a fare anche un passo insieme e a portare queste esperienze anche nelle zone del Bresciano e del Mantovano». Il consigliere Ventura, ricordando come il casalasco «ha moltissime potenzialità come si è visto nelle giornate del Mondiale Superbike», è convinto che la possibilità di creare un’area omogenea, ente intermedio riconosciuto a livello regionale, consentirà di realizzare «determinati progetti che ad oggi è difficile sviluppare da soli», a livello delle infrastrutture, dell’ambiente, dell’energia, del turismo e della cultura.
«I Comuni sono sempre più in difficoltà: unendo le forze si può fare una progettualità unica e condivisa per riuscire a sviluppare tutti questi settori e aumentare la produttività aziendale». Tra le questioni aperte da Mariani, infatti, c’è l’attrattività dell’Oglio-Po per nuove imprese. «È importante riflettere e confrontarsi sulla sostenibilità e qualità della vita, la scolarità e la natalità, perché le aziende scelgano di trasferirsi o rimanere sul nostro territorio».
Il summit, dunque, è l’occasione di «dare voce ai sindaci e liberarli dalle incombenze operative» e «incasellare questi problemi in un disegno più ampio come politiche provinciali». Altrimenti «ci sarà il deserto» ha sottolineato Noci. Quali saranno dunque i prossimi passi concreti? «Andremo dal presidente Attilio Fontana per affermare questa piattaforma nella Lombardia Orientale e cercare sostegno per essa; tentare di portare qui la Presidenza del Consiglio dei ministri per finanziare questa operazione; lavorare con gli istituti scolastici e i connettori del territorio per costruire un dialogo con le giovani generazioni» ha spiegato il prorettore. È stato poi annunciato che, a seguito di questo incontro, ci sarà un colloquio con i consiglieri regionali Ventura, Matteo Piloni e Riccardo Vitari.
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