L'ANALISI
31 Ottobre 2024 - 05:10
Le rappresentanti di Andom con Cristina Magni, insieme a Lunardini, Cavalli, Belleri, Turolla e Toscani
CASALMAGGIORE - Un’onda di magliette colorate, un’ondata di energia positiva in grado di cambiare il modo di vivere ed affrontare una malattia. È anche questo il dono che l’iniziativa ‘Andòm’, creata da Nazzareno Condina, ha portato con sé durante la consegna dell’ecografo all’Ospedale Oglio-Po nella mattinata di mercoledì. Con i proventi ottenuti dalla vendita delle magliette ‘griffate’ dalla scritta di incoraggiamento, e con il supporto dell’associazione ‘Amici dell’Ospedale Oglio-Po’, il dispositivo ecovenoso è stato donato da Cristina Magni, psicologa e moglie di Condina, al direttore generale Asst Cremona Ezio Belleri.
Erano presenti anche il dottor Claudio Cavalli, direttore del reparto pediatrico cremonese, Matteo Brighenti e Federico Pasin, referenti del Day Hospital oncologico dell’ospedale casalasco, Barbara Lunardini, coordinatrice Pediatria e Day Hospital Oncologia Oglio Po, e Claudio Toscani, presidente della onlus ‘Amici Ospedale Oglio Po’, insieme a molti operatori sanitari, cittadini e amici vicini al giornalista scomparso lo scorso settembre.
«Ringrazio ciascuno di voi perché ciò non sarebbe stato possibile» ha esordito Magni nell’esprimere riconoscenza al personale di Oncologia, ai promotori e a quanti hanno partecipato all’iniziativa. «L’intento è quello di continuare a prenderci cura dell’ospedale» ha detto Magni, prima di annunciare che ‘Andom’ è diventata «organizzazione di volontariato»; il prossimo obiettivo «è supportare il reparto di Cardiologia dell’Oglio-Po». «Grazie a Nazzareno per aver pensato, nel momento più difficile della sua vita, al futuro della comunità» ha aggiunto Belleri.
L’apparecchiatura, prodotta dalla ditta Mindray, sarà utilizzata dal personale sanitario sui più piccoli e in chemioterapia. «È un’opportunità di crescita per i gruppi infermieristici dell’Oglio-Po e di Cremona, i quali verranno formati insieme per il suo uso – ha detto Cavalli nel presentarne le caratteristiche tecniche –. Essa consentirà di lavorare al fianco dei pazienti, ridurne l’esposizione ai raggi X, a valutare rapidamente i problemi al primo tentativo». Il desiderio di Condina di aiutare chi è malato a vivere con più coraggio l’esperienza della malattia è solo all’inizio. «L’onda di ‘Andom’ ha cambiato la mentalità dei pazienti – ha aggiunto Lunardini –, perché molti ora si vestono da combattenti durante le terapie. E non è qualcosa di scontato».
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