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È ancora fame d’infermieri: terzo concorso in un anno

Non si arresta il turnover al Maggiore: dopo i bandi da 34 posti dei mesi scorsi, altre 10 assunzioni

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

28 Ottobre 2024 - 17:13

È ancora fame d’infermieri: terzo concorso in un anno

CREMA - In aprile un concorso per andare a caccia di 24 infermieri, durante l’estate un’altra serie di assunzioni: 10, ma si erano candidati 36, dai 20enni ai 50enni. Adesso un terzo bando per cercarne ulteriori 10. In un anno si arriverà quasi a 50 figure professionali inserite in organico dall’ospedale Maggiore, cifra che viene ampiamente superata se si aggiungono le periodiche assunzioni singole.

Se non è un record storico per l’Asst, poco ci manca. Ma nonostante ciò, la cronica carenza di questi operatori, indispensabili per il funzionamento di ogni reparto, non viene meno. Il motivo è il turnover altissimo. Decine coloro che, ogni anno, lasciano Crema per altri ospedali o magari per strutture socio sanitarie di altro tipo, comprese quelle private. Per molti la scelta è motivata innanzitutto dalla volontà di avvicinarsi a casa.

Tenendo conto che a inizio anno, gli infermieri in forza all’Asst erano oltre 570, vale a dire più di un terzo dei 1.445 dipendenti complessivi, si capisce bene come il turnover in una decina di mesi abbia raggiunto il 10% della forza lavoro. In aiuto all’Azienda, nel cercare di limitare i vuoti che inevitabilmente si creano, c’è il fatto che la città ospiti ormai da anni il corso di laurea in Infermieristica dell’università di Milano, da due annualità collocato nell’ex tribunale, dopo la fine dell’emergenza pandemica alla quale era stato destinato il palazzo di giustizia dismesso, trasformato in centro vaccinale.

Una realtà ormai consolidata, alla quale l’Asst guidata dal direttore generale Alessandro Cominelli fornisce un notevole contributo in termini di docenti e figure di riferimento, a cominciare dalla direttrice del corso Laura Milani. Evidente che molti degli studenti, già prima di laurearsi, trovino proprio nel vicino ospedale il luogo ideale per i tirocini e ciò possa influire poi sulla loro scelta lavorativa a fine corso. Crema non è ovviamente un’eccezione nel panorama nazionale. In Italia mancano all’appello almeno 65mila infermieri, secondo gli ultimi dati diffusi dalla Corte dei conti, ma nei prossimi dieci anni usciranno dalla professione, per raggiunti limiti di età, almeno il quadruplo degli operatori, rispetto al decennio precedente. La Regione, per cercare una risposta, nei mesi scorsi aveva lanciato una missione per il reclutamento di 500 figure in Argentina e Paraguay, seguita dall’assessore al Welfare Guido Bertolaso. Un’iniziativa che aveva incassato la dure critiche del coordinamento degli Ordini delle professioni infermieristiche, per ragioni di preparazione e formazione e per i problemi di comunicazione che potrebbero poi insorgere nello svolgimento delle mansioni.

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