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Rsa Busi: «Più attenti ai lavoratori e ai servizi»

Il Pd incalza la Fondazione: «Serve un cambiamento di passo dell’intero sistema»

Davide Luigi Bazzani

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davideluigibazzani@gmail.com

25 Ottobre 2024 - 05:10

Rsa Busi: «Più attenti ai lavoratori e ai servizi»

L'ingresso della Rsa Busi, nel riquadro sopra il sindaco Filippo Bongiovanni, in quello sotto il segretario del circolo Pd locale Ettore Gialdi

CASALMAGGIORE - Il Pd, guidato dal segretario Ettore Gialdi, interviene sulla Fondazione Busi invocando un cambiamento di passo per ospiti e dipendenti. «Motivazione e dialogo che puntino su responsabilizzazione e competenze devono essere alla base di un cambiamento di passo reale dell’intero sistema che regge una Rsa come la nostra», esordiscono i dem. «Solo queste sono le priorità che ci interessano: qualità dei servizi di assistenza e cura offerti a pazienti e ospiti; rispetto e miglioramento delle condizioni di lavoro di tutti gli operatori; salvaguardia e sviluppo del ruolo della Fondazione, pilastro del welfare locale».


Continuano i democratici: «Abbiamo ascoltato con attenzione le comunicazioni della presidente Bruna Masseroni in consiglio comunale. Non abbiamo apprezzato la modalità imposta dal sindaco Bongiovanni che ha impedito si potesse aprire una discussione e un confronto, una scelta che d’altra parte è indicativa dell’incapacità dell’amministrazione non solo di indicare una strada ma anche di sviluppare un confronto serio. Non abbiamo poi apprezzato il tono usato dalla presidente Masseroni in alcuni passaggi poco rispettosi di una storia: le ricordiamo che anche lei in passato è stata membro del CdA del Busi». In ogni caso «non ci sottrarremo ad un confronto nel merito delle questioni sempre tenendo a riferimento le tre priorità che abbiamo ricordato. Fin da subito diciamo che abbiamo apprezzato l’impegno pubblico ad un superamento delle inaccettabili disparità contrattuali che interessano il personale della Fondazione: vigileremo sul rispetto dell’impegno preso».


Per il Pd «una cosa deve essere chiara: la responsabilità politica del governo della Fondazione Busi negli ultimi 10 anni è tutta delle amministrazioni Bongiovanni. Una stagione che ha visto l’adozione del contratto Uneba per i nuovi assunti, che significa minore retribuzione con medesima qualifica, la censurabile conduzione della politica infrastrutturale, vedi la vicenda della ristrutturazione del palazzo ex Turati che ha inopinatamente impegnato la Fondazione con mutui imprevisti che impattano inevitabilmente sul suo bilancio sul quale poi si determinano le rette, il drammatico periodo della pandemia Covid che ha visto la Fondazione lasciata sola di fronte a difficili scelte gestionali».

«Non dobbiamo dimenticare l’impegno profuso all’epoca dalla presidente Roberta Bozzetti e dal personale della casa di riposo. Che dire infine della incomprensibile procedura adottata per l’assunzione del nuovo direttore amministrativo di cui siamo in trepidante attesa di conoscere gli imprevedibili risultati? La Fondazione Busi per la sua storia e per il suo presente è un bene inestimabile per Casalmaggiore, un bene che merita l’impegno di tutti secondo le proprie possibilità e competenze. Lo dobbiamo per rispetto degli ospiti, delle loro famiglie e dei dipendenti che ne garantiscono il funzionamento». Il sindaco di Casalmaggiore, Filippo Bongiovanni, interpellato sui rilievi sollevati dal Pd, ha preferito non rilasciare al momento dichiarazioni in merito.

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