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Pierina, cambia il parco: più alberi, ma ‘piccoli’

Esemplari cresciuti difficili da trovare , il Comune cambia rotta ma aumenterà l’irrigazione

La Provincia Redazione

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24 Ottobre 2024 - 16:11

Pierina, cambia il parco: più alberi, ma ‘piccoli’

CREMA - Nei vivai non si trovano alberi già cresciuti, tanto da raggiungere circonferenze del tronco di almeno 25 centimetri. «Colpa delle stagioni ormai impazzite per il cambiamento climatico, che rendono difficile la coltivazione di essenze anche per i più esperti — sottolinea l’assessore all’Ambiente Franco Bordo —: ci propongono di tutto, ma non quello che ci serve». Non trovando giovani fusti di queste dimensioni, il Comune deve giocoforza cambiare rotta per il piano di rimboschimento dell’ex cascina Pierina, che prevede la piantumazione di 100 essenze, nell’ambito della completa riqualificazione dell’area, in corso ormai da otto mesi. E la cui conclusione è prevista per primavera.

«Siamo obbligati a ripiegare su una fornitura di alberi aventi circonferenza del tronco varia, tra i 14 e i 20 centimetri, rispetto a quelli più grandi oggetto dell’appalto originario», chiariscono dagli uffici comunali. L’impresa che ha vinto la gara spenderà dunque meno per procurarsi gli esemplari, ma a compensazione ne metterà a dimora un numero maggiore. Inoltre verrà incrementato anche il numero delle irrigazioni per garantirne l’attecchimento.

Questo l’accordo raggiunto. Da definire di quanto aumenterà il numero degli alberi messi a dimora. Il progetto complessivo di riqualificazione prevede anche la realizzazione di due piste ciclopedonali, che attraverseranno l’area verde, permettendo di collegarla direttamente al quartiere di Santa Maria. In aggiunta ci sarà un parcheggio da 50 posti auto, con un nuovo ingresso da via Bramante.

Un investimento complessivo da 1,1 milioni di euro, per riportare a nuova vita il più grande polmone verde della città, circa 100mila metri quadrati, dopo ben 24 anni di oblio. A fianco dello storico cancello della cascina, verrà realizzato l’ingresso carraio per il parcheggio. Verso lo skate park, l’area verde ospiterà i giochi per bambini e un playground per basket e volley. La cascina sarà messa in sicurazza, recintandola e lasciando varchi d’accesso per la manutenzione.

C’è poi la questione aperta dell’area dove la scorsa primavera sono stati ritrovati i resti di un insediamento dell’età del bronzo, databile approssimativamente intorno al 1.500 avanti Cristo, di gran lunga il più antico nell’area cittadina e con pochi eguali in tutto il territorio. Si attendono novità dalla Soprintendenza, ovviamente intervenuta per le indagini e le ulteriori ricerche, per capire l’entità del sito e come eventualmente procedere.

La seconda tappa del progetto di recupero, ancora tutta da concretizzare, sarà incentrata sull’edificio dell’ex cascina, magari per creare un campus per gli studenti dei corsi Its post diploma di alta formazione.

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