L'ANALISI
21 Ottobre 2024 - 05:05
Dall'alto in senso orario Merli con Cassi, un Caproni trimotore, il pilota ucciso
SONCINO/GERRE - Un altro colpo messo a segno per gli investigatori del cielo di Soncino e Soresina. Air Crash Po, il gruppo di archeoaviatori cremonesi, ha risolto un mistero considerato inspiegabile per ben ottant’anni, identificando l’equipaggio del Caproni Ca.133 ‘W.nr.60218’ abbattuto a Gerre de’ Caprioli dall’aviazione alleata durante la seconda guerra mondiale. I detective degli aerei ci sono riusciti grazie al ritrovamento (due anni fa) di un pezzo del velivolo, a un testimone oculare e a una ricerca spasmodica negli archivi.
In effetti, inizialmente sembrava proprio un mistero il ‘fantomatico aereo tedesco abbattuto con armi leggere dai partigiani’. O, almeno, queste erano le voci che circolavano a Gerre de’ Caprioli riguardo una vicenda di guerra del 1944.
Quando questo racconto è arrivato alle orecchie di Luca Gabriele Merli, soresinese ricercatore del Gruppo AircrashPO di Soncino, comincia l’avventura: «La vicenda mi sembrava un po’ inverosimile ma una verifica era d’obbligo. Purtroppo la ricerca sul database personale di AircrashPO e negli archivi tedeschi del Bundesarchiv hanno dato risultato negativo ma grazie a un amico, l’assessore di Castelvetro Pierluigi Fontana, appassionato di storia e collaboratore per altre ricerche nel Piacentino, c’è stata la svolta. Siamo riusciti – racconta il detective – a rintracciare un testimone, Ernesto Cassi, che all’epoca era poco più che un bambino e a farci indicare la zona dello schianto. Lì abbiamo trovato un tubolare di ferro e di alcune fusioni di alluminio avio. Un aereo di vecchia concezione quindi si era incendiato e schiantato».
Ma chi trasportava? Che fine ha fatto l’equipaggio? Chi l’ha abbattuto?
Ci sono voluti due anni ma Merli l’ha scoperto. Le prime conferme arrivano da alcuni documenti locali che raccontavano di un aereo germanico abbattuto a mitragliate dagli alleati il 7 luglio 1944. L’archeologo ha trovato anche una richiesta di indennizzo di 1.600 lire inviata al comando militare tedesco di Cremona da parte di 10 operai per il recupero dei resti del velivolo e le salme, datato 8 Luglio 1944. «Ci restava solo da scoprire quale Fighter Group dell’USA Air Force era in missione nella zona Ponte del Po».
Una verifica a 360° negli archivi americani N.A.R.A e poi nei microfilm delle bobine AFHRA dell’archivio di AircrashPO, ha permesso di scovare i rapporti del ‘57thFG’ e la rivendicazione dell’abbattimento da parte del Tenente James Hare col suo P-47 Thunderbolt n°44, durante una missione di ricognizione armata. Mistero risolto: è stato lui a intercettare il Caproni Ca.133 della Luftwaffe, aereo italiano trimotore multiruolo a ala alta prestato ai nazisti.
Nell’archivio cremonese l’ultimo tassello: confermato il giorno 7 luglio il decesso di due ufficiali della Luftwaffe e un ispettore germanico. Era l’equipaggio del Caproni Ca.133 (numero di serie) W.nr.60218. Pilotava Ofw. Heidl Hans, co-pilota Ogfr. Tunkowski Erich, ispettore (Prüfmeister) Beimborn Karl. Di loro Merli ha trovato anche gli attestati che certificano il decesso.
«A bordo risulterebbe un altro ispettore, Prüfmeister Halberstadt Fritz ma non si è trovata certificazione di decesso. Vi era un quinto uomo a bordo di cui è confermato anche il decesso, le generalità rilevate durante il recupero della salme e registrate su un rapporto redatto dallo stato civile. Si tratta – prosegue l'investigatore – di un meccanico motorista Italiano impiegato all’Alfa Romeo di Milano, Gumolli Carlo di 33 anni, la cui salma fu tumulata a Gallarate nei giorni successivi».
I motivi per cui un trimotore Caproni Ca.133 della Luftwaffe si trovasse in volo sul corso del Po, con a bordo due ispettori e un meccanico specialista oltre ai due piloti resta un mistero. «È possibile sia stato un volo di controllo – chiosa Merli – perché l’aereo in questione era datato e potrebbe essere stato sottoposto a una revisione per verificare lo stato di operatività. Ma questo forse non si saprà mai».
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