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LA STORIA

Archeoaviatori nel film sulla Resistenza

Air Crash Po di Soresina e Soncino tra i protagonisti del documentario girato in Campania

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

05 Luglio 2024 - 05:05

Archeoaviatori nel film sulla Resistenza

Luca Merli

SORESINA - Archeoaviatori tra i protagonisti di un film sulla Resistenza. Una troupe, durante le riprese per un documentario nelle campagne di Tora e Piccilli (provincia di Caserta) per raccontare la lotta dei campani contro i nazifascisti, trova i resti di un velivolo americano della Seconda Guerra Mondiale abbattuto dalla contraerea durante la liberazione dell’Italia nel ’43. Una scoperta tanto casuale quanto epocale, visto che il monoplano era dato per disperso, col suo pilota, da 80 anni. Quando è stato scoperto il pezzo del velivolo, infatti, era il 2023. Ma che fare? Chi in Italia sarebbe stato in grado di recuperare i resti, ricostruire la storia dell’aereo e scoprire anche l’identità dell’asso dei cieli? Tante domande, una sola risposta: gli Air Crash Po di Soresina e Soncino, archeoaviatori ormai leggendari a livello nazionale. La spedizione partita dalla Città della Tettoia e giunta nel Sud Italia capitanata dal soresinese Luca Merli col supporto nelle ricerche del soncinese Agostino Alberti.

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Il Curtiss P40. Sotto la scritta dalla quale Air Crash ha ricostruito tutta la storia

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Partendo da una targhetta di riconoscimento, gli esperti italiani dell’aviazione (che già in passato sono stati insigniti di prestigiosi riconoscimenti anche dagli Stati Uniti e dagli altri Paesi Alleati per il loro lavoro) ne hanno tratto una storia che ha ‘ridisegnato’ il film stesso. Le informazioni resteranno top secret fino a domani, visto che giustamente la troupe protegge l’esclusiva su una storia da pelle d’oca, ma quel che si può dire è che otto decenni dopo, grazie ai cremonesi, sappiamo non soltanto che l’americano sopravvisse ma anche che i partigiani e gli abitanti locali lo aiutarono a nascondersi dagli aguzzini tedeschi, proprio come avevano fatto con gli ebrei la cui storia viene raccontata nel documentario ‘Ritorno a Tora’. La pellicola ripercorre infatti la vera storia di Ziva, una donna ebrea oggi novantenne, che a distanza di oltre mezzo secolo fa ritorno nel luogo dove, grazie alla generosità e al sangue freddo della popolazione locale riuscì a salvarsi dalla furia nazista.

Questa mattina, a Caserta, la presentazione ufficiale delle riprese. L’Anci Campania: «Nel tessuto narrativo del docufilm si inserisce una storia nella storia: il ritrovamento di un misterioso aereo scomparso nei cieli di Tora nell’autunno del 1943, scoperto a sorpresa durante le riprese di una scena in un terreno poco fuori dal centro abitato di Tora. Una scoperta che ha dato il via a una serie di ricerche supportate dagli studiosi del Museo Historicus di Caspoli di Mignano Montelungo e del Museo Combat Road di Filignano, Isernia, nonché del gruppo AircrashPo di Soresina e Soncino. Grazie a questi ricercatori e al documentario – concludono – contribuiamo a smantellare il paradigma, ormai superato, della Resistenza (quella con la 'r' maiuscola) come fenomeno ascrivibile alla sola Italia centro settentrionale».

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