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I NUOVI VERTICI

Acli, Patelli eletta presidente: «Una rete per i bisogni»

Avvocato civilista e sindaco di Calvatone guiderà le 33 sedi provinciali dell’associazione

Francesco Gottardi

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fgottardi@cremonaonline.it

21 Ottobre 2024 - 05:10

Acli, Patelli eletta presidente: «Una rete per i bisogni»

Nel riquadro Valeria Patelli

CREMONA - «Quello delle Acli e del terzo settore è un ruolo fondamentale di supporto al cittadino e alle istituzioni, soprattutto nelle piccole comunità. È per questo che credo fortemente nella necessità di far rete tra le realtà del territorio, integrando servizi e tipi diversi di risposta ai bisogni delle persone». Sono parole programmatiche quelle con cui Valeria Patelli commenta la sua recente elezione a presidente provinciale delle Acli cremonesi.

L’ufficializzazione ha avuto luogo nel pomeriggio di venerdì 18 ottobre in occasione della prima convocazione del Consiglio provinciale delle Acli di Cremona eletto nel congresso di sabato 12 ottobre: «Ci tengo a ringraziare i 21 membri del consiglio direttivo – commenta la neo-presidente — che hanno proposto e approvato all’unanimità la mia elezione. Per me il nuovo ruolo è un impegno e un onore che corona un percorso nel volontariato iniziato da giovane, nel circolo Acli della mia comunità». Patelli, avvocato civilista, è sindaco di Calvatone e consigliere della provincia di Cremona.

Con l’elezione raccoglie il testimone di Bruno Tagliati al termine dei suoi due mandati. «Mi è stato affidato il timone di una nave ormeggiata in un porto sicuro – continua Patelli – Ora dobbiamo tornare a salpare con uno sguardo al futuro ma senza dimenticare come siamo arrivati dove ci troviamo». E in questo senso la presidente si appresta a lavorare in due direzioni complementari: da un lato guardando ai giovani da coinvolgere sempre di più nell’associazione «per la carica di energie, nuove professionalità e l’approccio innovativo che portano con sé»; dall’altro preservare le cifre caratteristiche delle Acli, «consolidando una solida base su cui costruire il nuovo percorso: la base della nostra storia». E continua: «Chi c’è stato prima ci ha portati ad avere i numeri che abbiamo oggi, numeri che dimostrano un impegno incessante, partendo dal primo dei volontari fino all’ultimo».

Subito dopo l’insediamento Patelli ha nominato i collaboratori che la affiancheranno nella commissione di presidenza, indicando Carlotta Giannelli per lo sviluppo associativo e coordinamento giovani, Luciano Bergamaschi alle politiche sociali, Rosa Marisa che si occuperà di vita cristiana e Cristina Perla per le attività e sviluppo dei servizi.

La rete di circoli, associazioni specifiche e attività pubbliche delle Acli svolge sul territorio una molteplicità di servizi al cittadino che spaziano dalle questioni del lavoro all’immigrazione, passando per la formazione e il supporto alle famiglie, con un’attenzione particolare alle diverse fragilità sociali e alle vecchie e nuove forme di povertà. «Si tratta di servizi fondamentali per il sostegno nelle attività quotidiane, in particolare in quelle di più difficile comprensione per il cittadino, come la burocrazia».

Un servizio di supporto che risulta fondamentale anche per le istituzioni pubbliche, in particolar modo nelle piccole comunità che Patelli, da primo cittadino di Calvatone, conosce bene. «In tanti dei paesi i servizi sono pochi, in particolare per forme di fragilità che cambiano come quelle degli anziani soli in un territorio che invecchia, ma anche la questione del disagio giovanile, troppe volte inascoltato. In un mondo che cambia con la velocità di un treno in corsa dobbiamo essere attenti a non lasciare nessuno indietro. Il ruolo del terzo settore è anche questo».

E approcciando la sfida di una risposta articolata ai bisogni dei cittadini Patelli, che da avvocato civilista si occupa quotidianamente del tema, cita ad esempio il grande aumento delle nomine di amministratori di sostegno, una procedura non facile che testimonia l’allargarsi della fascia di popolazione che ha bisogno di un supporto quotidiano.

Patelli prende dunque il timone di un’associazione articolata e ben radicata sul territorio con una trentina di presidi tra centri di raccolta, sedi e circoli in tutta la Provincia. «La specificità del nostro territorio è quella di avere tre aree con differenze significative: contesti socio-culturali, e la risposta delle Acli nel casalasco, cremonese e cremasco, parlano linguaggi diversi e animano esperienze variegate che, credo, debbano dialogare e fare rete. Solo così, integrando servizi ed esperienze diverse l’una con l’altra, potremo raccogliere le sfide del nostro presente». 

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