L'ANALISI
19 Ottobre 2024 - 08:51
SONCINO - Archeologi in campo e in cattedra con Gaam e Aquaria. Sempre più grande l’interesse dei soncinesi per il lavoro portato avanti dai cacciatori di reperti da Milano e Soncino. E con gli scavi alla Montagnola che sono ripresi per la stagione autunnale, intanto è cominciata ieri la rassegna sulla storia del borgo e le sue antiche radici a cura di Pietro Occhio. La vera chicca? Continua la ricerca di Aquaria. Ma non si parla dell’associazione, bensì della mitica città celtica.
Successo per il primo di tre incontri organizzati dagli archeologi insieme ad Amici della Rocca, Castrum Soncini, ProLoco Soncino e col patrocinio del Comune alla ricerca della leggenda. Diapositive e poi un salto indietro alle origini di Soncino tra mare Padano, lago Gerundo, pianalto di Melotta, navigli cremonesi e fontanili soncinesi, con in particolare la Roggia Comune, sempre alla ricerca di Aquaria. «Siamo partiti – spiega Occhio – da uno sguardo sulla pianura lombarda, osservando e dirigendoci verso i luoghi di approvvigionamento idrico del Cremonese, concentrati su Calciana e Soncinasco; analizzando quindi la situazione idrica del territorio comunale con le confinanti situazioni morfologiche dal pianalto di Melotta alla bassa del fiume Oglio, e concentrandoci sulla grande opera duecentesca, per rilevare infine i molti ritrovamenti archeologici dei decenni più recenti e porre una volta più la domanda sull’ubicazione di Aquaria, la mitica città celtica posta 7 miglia romane a nord di Genivolta».
E l’avventura continuerà. La rassegna si collega all’offerta Archeologia ritrovata, di fine settembre, che ha fatto il pieno di turisti e appassionati. Tre le tappe ora, come spiegano gli archeologi: «Conoscenza, poi visita al territorio e infine visita al museo archeologico che insieme si prefiggono di dare valore di esperienza diretta, calpestata e assaporata sul luogo quindi più coinvolgente e gratificante».
Tra le curiosità che non riguardano vicende antiche ma molto più recenti, c’è sicuramente da sottolineare un dettaglio che non è sfuggito ai soncinesi: per una volta tutte le associazioni che si occupano di storia, ricerca, folklore, accoglienza e promozione turistica hanno lavorato fianco a fianco per creare un evento tutti insieme. E la formula pare funzionare.
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