Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA. L'INFLAZIONE

Prezzi in calo, ma può essere un'illusione

Buoni i dati di settembre. I consumatori: «Finite le speculazioni sulle vacanze»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

18 Ottobre 2024 - 10:29

A Cremona una stangata da 1.609 euro

CREMONA - L’impennata registrata durante l’estate aveva riacceso più di un campanello d’allarme, in merito all’andamento dell’inflazione. Gli ultimi aggiornamenti, diffusi in questi giorni dal Comune e relativi a settembre, invertono la tendenza. Con l’arrivo dell’autunno il costo della vita per i cremonesi è tornato a scendere.

«In controtendenza con i mesi precedenti, che hanno visto una contenuta ma quasi costante tendenza inflattiva, il mese di ottobre si è aperto con indici generali negativi riguardo sia alla variazione tendenziale (-0,20%) sia a quella congiunturale (-0,90%) dei prezzi al consumo – fanno sapere dal Comune –: a pesare, in particolare, gli indici generalmente negativi degli alimentari, ad eccezione della variazione tendenziale degli oli e dei grassi che resta ancora molto alta (+12,2%)».

Da ricordare che la variazione tendenziale indica quanto sono cambiati i prezzi rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre quella congiunturale fa riferimento all’andamento rispetto ai prezzi del mese precedente. A favorire il calo generale del costo della vita nelle ultime settimane sono stati anche gli indici negativi relativi ai trasporti (-2,9%), dove a diminuire sono in particolare la variazione tendenziale di carburanti e lubrificanti (-10,7%) e i trasporti aerei (-8,6%). Poi le comunicazioni (-7,9%), dove è in decisa contrazione la tendenziale associata agli apparecchi telefonici (-19,2%).

dsdsdsdsd

Entrando nel dettaglio delle tabelle diffuse dall’amministrazione comunale, ‘caffè, tè e cacao’ sono aumentati del 3,6% rispetto al settembre 2023, di contro costano meno (1,9%) pane e cereali, latte e formaggi (1,6%), frutta (5,1%) verdura (1,8%), vini e birre (4,6% e 2%) Invariato il pesce. Tra gli altri generi di largo consumo, e sempre rispetto al valori di un anno fa, sono cresciuti dell’1,1 per cento i prezzi degli altri alcolici e dei tabacchi. Si risparmia invece l’1,5% per le bollette di acqua e luce.

A settembre l’inflazione è scesa anche nel resto della regione e del Paese. Si è fermata allo +0,7%, il livello più basso registrato da inizio anno, come sostiene l’Istat. Il calo del tasso si deve ancora all’evoluzione dei prezzi dei beni energetici (-8,7% da -6,1% di agosto) e ha beneficiato del rallentamento su base tendenziale dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto).

Secondo le associazioni dei consumatori, però, questi dati non corrispondono a reali benefici per il portafogli dei cittadini. «Si tratta di un’illusione ottica – ha evidenziato nei giorni scorsi Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori – legata alla fine delle speculazioni sulle vacanze degli italiani che avevano portato a rincari astronomici: dal trasporto marittimo (che in agosto era balzato in un solo mese del 33,8% su luglio 2024, crollando poi a settembre del 33,1%), ai villaggi vacanze e campeggi (saliti in agosto del 6,5% e scesi a settembre del 26%), dai voli nazionali (aumentati in agosto del 14% e diminuiti ora del 18,5%), a quelli intercontinentali (decollati del 16,8% durante l’estate e ora precipitati del 30,9%).

Peccato che le ferie siano finite e che, quindi, in termini di riduzione del costo della vita, l’effetto sia nullo». Dona fornisce anche alcuni dettagli sull’impatto reale di un’inflazione tendenziale pari a +0,7%. «Per una coppia con due figli significa un aumento del costo della vita di 96 euro solo per i prodotti alimentari e le bevande analcoliche, e di 112 per tutto il carrello della spesa. Per una coppia con un figlio, la spesa aggiuntiva annua complessiva è pari a 104 euro».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400