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CREMONA. IL LUTTO

Addio a Passi, era il decano del Foro

L’avvocato, 88 anni, fu anche difensore civico. Il presidente Romanelli: «È stato un esempio»

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

16 Ottobre 2024 - 21:00

Addio a Passi, era il decano del Foro

CREMONA - Giurista raffinato, avvocato d’altri tempi, gentiluomo, uomo di cultura e dai grandi valori umani. Erano le cifre dell’avvocato Giuseppe Passi, scomparso ieri a 88 anni. Decano del Foro, il Foro lo piange. E non solo. Passi fu fondatore, con la professoressa Renata Patria, degli ex Allievi del Manin, e componente della commissione giudicatrice del Certamen cremonese.

Nella sua lunga carriera, l’avvocato Passi ha rivestito vari ruoli. Nel 1997 il Comune lo nominò difensore civico, istituzione che divenne un fiore all’occhiello grazie a lui, professionista attento alle persone più fragili. In tal senso, illuminante fu un passaggio della sua relazione sul bilancio dei primi tre mesi di ‘mandato’: «Le questioni trattate vedono, nella quasi totalità, come protagonisti soggetti deboli. A volte deboli per condizione fisica dovuta alla salute o all’età avanzata; altre volte deboli per condizione sociale ed economica: tutti comunque sempre indifesi nei confronti di apparati pubblici ai quali alle volte si dovrebbe ricordare il dettato della costituzione della pari dignità di tutti i cittadini, senza distinzione alcuna». Nel 1999 Passi divenne difensore civico per l’amministrazione provinciale.

A palazzo di giustizia, il decano del Foro ha calcato per una vita le aule di giustizia: processi civili e penali, casi di spessore e casi mediatici. È commossa l’avvocato Elisabetta Grandi, che del ‘maestro’ conserva «il prezioso ricordo non solo delle doti professionali e degli insegnamenti ricevuti, ma anche quello dei grandi valori umani e della generosità che l’hanno contraddistinto».

Per il presidente dell’Ordine degli avvocati, Alessio Romanelli, «la scomparsa dell’avvocato Giuseppe Passi è motivo di profondo dolore per la famiglia forense cremonese. Iscritto da 62 anni all’Albo, era il decano del nostro Foro ed è stato un esempio di condotta professionale per intere generazioni. Tutti noi colleghi lo abbiamo visto impegnato nelle aule giudiziarie, appassionato difensore del diritto e tutti conserviamo memoria della sua ampia cultura giuridica, del suo carattere aperto, della sua bonomia, della sua profonda umanità». Il Foro è «affettuosamente vicino ai familiari nel ricordo di un galantuomo e di un grande avvocato di altri tempi». L’avvocato Passi lascia i figli Renata, Alberto e Gianluca. Venerdì alle 10,30, l’ultimo saluto nella cappella della casa di cura San Camillo.

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