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CICOGNOLO. LA PROTESTA

«Ogni volta che piove ho l’acqua in casa»

La denuncia dei residenti nel quartiere tra via Europa e via Mazzini. «Il problema va avanti da anni, è arrivato il momento di porvi rimedio»

Antonella Bodini

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redazione@laprovinciacr.it

16 Ottobre 2024 - 19:06

«Ogni volta che piove ho l’acqua in casa»

CICOGNOLO - «Il problema si trascina ormai da anni e, visto il moltiplicarsi degli eventi meteorologici intensi, crediamo sia davvero arrivato il momento di avere risposte concrete, nonché un intervento risolutore, da parte del comune in merito ad una questione che ci crea parecchi disagi». A parlare è Arturo Berselli a nome di una ventina circa di famiglie che abitano nel quartiere tra via Europa e via Mazzini a Cicognolo.

La questione? Il contenzioso tra i cittadini ed il comune in merito ai collettori fognari della via che, in occasione di eventi atmosferici di forte intensità, non riescono a smaltire le acque meteoriche. Il risultato è facilmente intuibile: acqua nei cortili interni e nei garage delle abitazioni e del condominio Fadigati con conseguenti disagi e danni. «Ormai questo problema va avanti da molti anni – spiega lo stesso Berselli – e abbiamo a più riprese sollecitato il comune per un intervento risolutivo poiché ne è responsabile. Ma ad oggi, all’ennesima richiesta, anche di un incontro con la giunta, ci troviamo di fronte ad un ente indifferente che non risponde alle legittime richieste di propri cittadini e contribuenti».

La disputa risale al febbraio 2015 e da allora, nonostante un iter burocratico piuttosto articolato e complesso fatto di numerosi solleciti, note ed interpellanze da parte di queste famiglie e non solo, la questione non è per niente risolta. «All’epoca erano già emersi i primi problemi dello scarico delle acque meteoriche, cioè quelle piovane: il diametro dei collettori fognari su via Europa era solamente di 30 cm, in alcuni punti 20, quindi insufficienti ad assicurare il normale smaltimento delle acque. Il comune liquidò la questione dicendo che la causa era l’insufficiente pendenza».

La lottizzazione poi andò avanti, si costruirono altre abitazioni e numerose famiglie si insediarono nel quartiere. «Nel dicembre 2020 abbiamo riportato il problema all’attenzione del sindaco Angelo Bergamaschi e da allora abbiamo sollecitato più e più volte l’amministrazione, anche con raccolta firme, in quanto responsabile della regimazione delle acque meteoriche. Abbiamo sempre chiesto un intervento risolutivo, interpellando pure prefettura e difensore civico regionale, che a sua volta ha chiesto al comune ad intervenire. Perfino la minoranza aveva fatto richiesta di interrogazione, ma è tutto fermo, nonostante una delibera dell’agosto 2023 in cui il comune approvava un progetto di fattibilità, peraltro già suggerito dal nostro tecnico quale risoluzione al problema, per una spesa di 60mila euro. Da allora non abbiamo più ricevuto riscontri e questo silenzio credo sia sconcertante».

Tanto che i residenti, tramite il legale Matteo Ferrari, hanno fatto pervenire al comune una diffida. «È una situazione spiacevole – dichiara il legale – perché, specie nei piccoli comuni, ritengo il dialogo la soluzione migliore per risolvere questioni di tale portata. Purtroppo, però, nonostante la pazienza e la comprensione mostrata dai miei clienti, il Comune ha colpevolmente dilatato i tempi d'intervento pur arrivando ad ammettere le proprie responsabilità spingendosi sino ad approvare la fattibilità tecnico-economica dell'intervento prospettato. Ora, sussistendo i presupposti per intervenire, demanda a terzi l'onere dell'intervento rendendo ulteriormente incerti i tempi di realizzazione e, con essi di risoluzione delle gravi problematiche già evidenziate. Spiace perché è stato chiesto un incontro alla giunta ma la richiesta è rimasta priva di risposta».

«Il comune che io rappresento non è assolutamente indifferente alla questione, anzi. Conosciamo perfettamente il problema del quartiere di via Europa e via Mazzini, sappiamo quali siano le criticità, i disagi e quali sia la soluzione. I ritardi non sono certo un capriccio, siamo in trattativa con il gestore del servizio idrico, in questo caso Padania Acque, per poter risolvere definitivamente la cosa». Queste le dichiarazioni del sindaco Bergamaschi sulla problematica sollevata dai residenti del quartiere cicognolese. «Anzi, voglio dire — conclude il sindaco — che stiamo cercando di organizzare un incontro tra giunta e rappresentanti dei residenti per poter affrontare la questione una volta per tutte».

Nella protesta Padania Acque, il gestore del servizio idrico, gioca un ruolo fondamentale per la risoluzione del problema e per porre fine ad una annosa questione che va avanti da troppo tempo. «Confermo che il comune di Cicognolo ci ha coinvolti – spiega l’amministratore delegato di Padania Acque Alessandro Lanfranchi – e ci stiamo occupando del problema. Fino a qualche anno fa le lottizzazioni e tutte le opere ad esse connesse, come anche gestione fognature ed eventuali criticità, erano responsabilità dell’amministrazione comunale. Poi le cose sono cambiate, a poco a poco tutto sta passando in mano nostra e, anche se la legislazione parla chiaro in tema di acque bianche, ovvero acque meteoriche, non è così semplice dal lato pratico stabilire i confini della competenza comunale e della competenza del gestore idrico. In più, elemento da non sottovalutare, i comuni hanno sempre meno fondi per far fronte a problemi come quello del caso di Cicognolo».

Ecco, perché, dopo la delibera per l’approvazione del progetto di fattibilità tutto è passato nelle mani di Padania Acque. «Stiamo valutando la situazione e certamente vedremo di risolvere il problema nel rispetto dei tempi di programmazione e la reperibilità dei fondi. È ovvio che non possiamo prevedere in alcun modo le tempistiche».

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Commenti all'articolo

  • rugginesana

    17 Ottobre 2024 - 08:29

    A Cremona siamo nella stessa situazione ma Padania acque e Comune si rimbalzano le responsabilità, avvocati e tribunale non sono serviti a niente ......

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