L'ANALISI
15 Ottobre 2024 - 19:54
CREMONA - Anno 2021. Il 25 giugno mattina, al CompraOro aveva venduto una catenina in oro per 420 euro. Pensa di averla fatta franca quel giovane. Con un complice minorenne, la catenina l’aveva scippata la sera prima al Luna Park di San Pietro a un coetaneo vittima di una brutale aggressione. Lo scippatore maggiorenne, nazionalità marocchina, tre anni fa denunciato dalla Squadra Mobile, è a processo per rapina. Dopo una breve discussione per futili motivi, lui e il complice per l’accusa braccarono la giovane vittima, la bloccarono da dietro, strapparono la collanina e fuggirono.
Difeso dall’avvocato Caterina Pacifici, oggi l’imputato non era in aula. C’era la dipendente del CompraOro. Il nome del giovane lo ricordava. Ha spiegato: «Era venuto soltanto quella volta. Quando acquistiamo oro, acquisiamo i documenti di identità e la fotografia sul documenti deve combaciare con il volto della persona che abbiamo davanti. Altrimenti, nel caso ad esempio venga il figlio a vendere oro per conto della madre, noi chiediamo i dati anche della mamma».
La dipendente ha parlato di «scrupolo» nel caso in cui si presenti un giovane che «magari porta un anello da 2-3mila euro. È tuo? È di tua madre o di tua zia? Perché poi guarda che succede un pasticcio», ma nel caso dello scippatore, «la collanina d’oro poteva essere stata sua». Per ogni compravendita c’è un registro. La teste ha riconosciuto l’atto di vendita al giovane imputato.
Ha spiegato che per legge, si attendono due settimane prima della spedizione «a un’azienda di Gallarate dove fanno la fusione». Tre anni fa, durante l’indagine ai giovanissimi rapinatori, i poliziotti risalirono nel giro di poco anche al CompraOro. La collanina fu recuperata. Processo aggiornato al 29 aprile del 2025.
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