L'ANALISI
15 Ottobre 2024 - 19:06
Antoni Auricchio
CREMONA - Erano in due, pelle scura, forse meridionali. Il più piccolo, «sui 16-18 anni», ha arraffato la borsa con dentro contanti e cartoline antiche; il più grande, sui «45 anni», era al volante di una Toyota. «Mi sono buttato sul cofano, ha accelerato, mi ha cacciato a terra: ho una piccola frattura alla mano sinistra». Se l’è vista brutta Antonio Auricchio, una vita nel mondo caseario con l’azienda di famiglia, presidente dell’associazione dei formaggi a origine protetta (Afidop) e del Consorzio di tutela del Gorgonzola. Sabato scorso l’imprenditore è stato rapinato a San Lazzaro di Savena, comune di 32.766 abitanti della città metropolitana di Bologna. Appassionato di cartoline antiche, si era recato alla 68esima edizione della Fiera del collezionismo.
Un furto con il trucco della gomma tagliata. Auricchio la chiama «disavventura». Com’è andata alle 14.30 di sabato, lo racconta lui stesso. «Sono andato al convegno, perché io sono un collezionista soprattutto di cartoline africane e di Cremona antiche. Probabilmente, questi criminali mi hanno curato». Dopo la visita, Auricchio è andato a pranzo nel vicino ristorante. «Conoscevo il ristoratore: è bolognese, ma una volta era a Lodi dove ero andato, perché faceva il Salva Cremasco fritto; io sono produttore di Salva Cremasco Dop». A fine pranzo, «esco e prendo la macchina», l’Audi parcheggiata «in uno stradello» vicino.
«Vedo che la gomma è bucata. Guardo, è tagliata con un coltello. Sto attento, chiamo altre persone e mentre cambio la gomma, aiutato dal ristoratore, vedo un’auto che si avvicina». Era una Toyota Rav di colore nero. «Vedo che uno mi porta via la borsa con tutte le cartoline e i soldi tra i 300 e 500 euro, non ricordo». Il bandito è poi saltato sulla Toyota con il complice al volante. «Lui si chiude dentro, io mi butto sul cofano come Rambo, tranne che sono rombo come il pesce, do pugni sul vetro. Ho visto il ladro al volante perfettamente in faccia. Sembrava straniero, poi i carabinieri mi hanno detto che forse era un calabrese. Comunque sia, un criminale, io non faccio distinzioni tra nord e sud. Questo ha accelerato e mi ha cacciato sull’asfalto. Per non sbattere la testa, ho sbattuto la gamba, il ginocchio, la mano. Se avessi sbattuto la testa, sarebbe stato veramente grave».
Sono arrivati i carabinieri e l’ambulanza. Auricchio ha rifiutato di farsi portare all’ospedale di Bologna. E si è preso «del matto», perché ha rischiato la pelle: i criminali potevano aggredirlo con il coltello usato per tagliare la gomma, «ma in quei momenti non hai il tempo di ragionare». ‘In quei momenti’ Auricchio ha però memorizzato il volto del «criminale». «Mentre davo i pugni sul vetro, lui sogghignava con disprezzo, lo riconoscerei tra 100mila persone». Il viaggio di ritorno a Cremona «con qualche difficoltà», pieno di dolori «e a 80 all’ora perché avevo il ‘gommino’, tutti mi lampeggiavano». Rincasato «distrutto, sembravo padre Pio», la notte insonne, la domenica al Pronto soccorso del Maggiore di Cremona. Auricchio non dorme «da due notti».
Ma «la cosa più bella in una brutta vicenda, sono stati i carabinieri che ringrazio moltissimo, perché sono intervenuti subito, hanno chiamato l’ambulanza. E ringrazio molto l’ospedale di Cremona». Nella fuga, «i criminali» si sono sbarazzati della borsa con le cartoline. «La mia fortuna è che alla borsa c’era attaccato l’Airtag dell’Apple». E nella caccia se non ai ladri, almeno al bottino, lunedì l’Airtag ha portato Auricchio «tra Ferrara sud e Ferrara Nord. Ho trovato la borsa; le cartoline, a cui tengo tantissimo, tra cui due di Cremona antica, c’erano tutte, qualcuna rotta. Soprattutto, quella del vecchio Politeama Verdi: da una vita la cercavo, l’ho ritrovata e sono contentissimo. Ah, nella borsa purtroppo c’erano anche dei topi». La «disavventura» è rimbalzata sulla chat del Consorzio Tutela Grana Padano. «Il direttore generale Stefano Berni lo ha saputo, lo ha scritto. Mi sono arrivati mille messaggi». La notizia è girata. «Lunedì ero alla Camera di Commercio di Milano, tutti lo sapevano».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris