L'ANALISI
06 Ottobre 2024 - 05:15
CREMONA - Impianti sportivi senza pace: ora scoppia il caso dei cronometri che al PalaRadi contano i 24 secondi entro i quali nel basket si deve concludere l’azione di attacco. La Juvi, che milita in A2, ha infatti ricevuto un’ammonizione in occasione della partita con il Cividale di mercoledì sera per «rilevante irregolarità delle attrezzature obbligatorie (cronometro)». Si tratta dei contasecondi installati sopra i canestri e collegati al nuovo super tabellone segnapunti preso a noleggio con un costo per il Comune di 30mila euro all’anno per tre anni e collocato a gennaio.
Spiega Marco Abbiati, Ds della Juvi (nella foto a fianco): «Gli arbitri hanno rilevato che il segnale arrivava ai cronometri sui canestri ritardato di un secondo. La società è stata ammonita, ma se il problema si ripeterà saremo multati». Quindi occorre risolvere il problema entro sabato 12, quando la squadra oro amaranto giocherà ancora al PalaRadi. Il Comune è stato avvisato dalla società sportiva.
PRECISION TIME SYSTEM
Chi invece scende in campo oggi è la Vanoli per il debutto casalingo contro Reggio Emilia: «In realtà — spiega il Dg Andrea Conti (nella foto in basso) — in A c’è un sistema diverso, il precision time system. È collegato al fischietto dell’arbitro che quando soffia blocca il tempo al decimo di secondo. Dalle verifiche che abbiamo già fatto durante gli allenamenti, con questo sistema sia il tabellone centrale che i cronometri sui canestri segnano lo stesso tempo al decimo di secondo. Domattina (questa mattina, ndr) ci sarà la nostra ultima verifica tecnica e poi un’ora prima dell’incontro ci sarà quella degli arbitri. Speriamo bene. Comunque ci sarebbe da mettere mano al tabellone in ogni caso anche perché durante lo scorso campionato abbiamo avuto dei problemi». Intanto, a quanto pare, lunedì, quindi prima della partita della Juvi, la ditta sarebbe intervenuta sostituendo una scheda elettronica di un cronometro non funzionante.
LA SCELTA DEL NOLEGGIO
La soluzione del noleggio è stata preferita dal Comune considerando che la tecnologia alla base di queste strutture è in rapido e costante aggiornamento e l’acquisto è molto costoso, con il rischio di essere superato e diventare obsoleto nel giro di quattro anni.
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