L'ANALISI
CREMA. IL PARTITO DEMOCRATICO
05 Ottobre 2024 - 16:27
Antonio Geraci e Matteo Piloni
CREMA - Antonio Geraci ha rassegnato le dimissioni da segretario cittadino del Partito democratico. La ragione è da ricondursi a motivazioni di tipo personale. L’incarico temporaneo di coordinatore è stato affidato a Matteo Piloni, consigliere regionale. È stato lo stesso Geraci, ringraziato dai dem per il lavoro svolto, a spiegare i motivi della sua decisione, presa dopo la elezioni provinciali. «Non avevo il tempo necessario per poter svolgere al meglio il compito — ha affermato Geraci, che era in carica da circa un anno — una serviva disponibilità di tempo maggiore, che io non avevo. Lavoro a Milano e dieci ore al giorno, compreso il viaggio, sono impegnato per quello. Inoltre, ho già l’incarico di presidente dell’Azienda farmaceutica municipalizzata da svolgere e le due cose, pur non essendo incompatibili, richiedevano quel tempo che non ho».
Geraci ha dunque deciso di proseguire nel suo incarico alle farmacie, rinunciando al ruolo di segretario cittadino. «All’Azienda farmaceutica non si tratta solo di garantire la governance, ma anche l’operatività. Adesso abbiamo in corso l’operazione di trasferimento del punto vendita di Ombriano, che va seguita al meglio. Non volevo fare il segretario solo per il gusto di esserci».
La fase di transizione verrà dunque gestita da Piloni. «Ho accettato l’incarico di coordinatore — conferma il diretto interessato — per aprire una fase che possa portare al rinnovo degli organismi direttivi del partito a livello locale. Non c’è fretta di trovare il sostituto di Geraci. Non ci sarà bisogno di congressi o di elezioni per nominare il nuovo segretario. Ora si apre una nuova fase di rilancio del Pd, sempre confermando il pieno sostegno all’amministrazione comunale guidata da Fabio Bergamaschi e all’Area omogenea cremasca e ai progetti che promuovono il nostro territorio».
Piloni reggerà la segreteria in collaborazione con il direttivo. Come da lui stesso affermato, lo statuto non prevede che si faccia un congresso per scegliere il sostituto. L’incarico, tuttavia, potrebbe toccare a un nome nuovo, dal momento che tutti i componenti del direttivo sono già impegnati in incarichi istituzionali.
Non essendoci scadenze elettorali in vista o altre incombenze importanti, la scelta potrà avvenire senza fretta in modo da risultare ben ponderata.
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