L'ANALISI
05 Ottobre 2024 - 05:15
Nei riquadri Belli Franzini, Ceresini, Volpi e Asinari
CASALMAGGIORE - Registra consensi il proposito dei neoconsiglieri provinciali Luciano Toscani e Valeria Patelli di lavorare compatti per la nascita dell’area omogenea del Casalasco.
Il sindaco di Gussola Stefano Belli Franzini si dice «disponibile a lavorare per un vero rilancio del Casalasco. Le disarmonie dovranno essere superate e per fare ciò serve un netto cambio di mentalità. Una visione differente dell’organizzazione del territorio e dei suoi servizi, andando a creare un vero protagonismo decisionale che deve portare ad un piano di sviluppo e di organizzazione che guardi avanti. Le infrastrutture sicuramente sono un tema cruciale da anni, però vi sono anche la dislocazione dei servizi alla popolazione, il tema del dimensionamento scolastico, del trasporto locale, dello sviluppo territoriale, culturale e turistico e tanto altro. Il comune capoluogo di territorio deve avere la forza e la capacità di aiutare gli enti più piccoli ed essere protagonista di questa nuova visione territoriale, così come è giusto che vi sia una società di servizi che possa supportare le amministrazioni anche sotto l’aspetto della programmazione. L’unità territoriale è lo strumento per avere la corretta importanza nei dialoghi con gli interlocutori istituzionali. È il soggetto che consente di superare il divisionismo che non ha aiutato il territorio in tanti anni, concedendo così molti alibi per non effettuare scelte strategiche e di sviluppo».
Il sindaco di Solarolo Rainerio, Vittorio Ceresini, sottolinea che «la debolezza del territorio sta nella sua frammentazione. Siamo pochi e piccoli e se non ci uniamo siamo tutti perdenti».
Il sindaco di Torre de’ Picenardi, Marcello Volpi, formula i suoi complimenti «a Valeria e Luciano, persone capaci e attive per il bene del nostro territorio. La disponibilità di entrambi al confronto per il raggiungimento di obiettivi concreti e condivisi è cruciale per la nostra provincia: scuole, infrastrutture e servizi sono temi su cui lavorare in chiave territoriale. Va fatto aprendosi, dialogando oltre ogni particolarismo, con spirito di collaborazione. Casalmaggiore deve giocare un ruolo, noi piccoli Comuni ci siamo. L’area omogenea nasce anche dall’ascolto reciproco sui bisogni del territorio».
Il sindaco di San Giovanni in Croce, Pierguido Asinari: «L’esempio virtuoso del Cremasco è sicuramente da seguire. Lo dico da tempo e non nego di aver già anche usufruito da esterno dei servizi di Consorzio.it, società in house dell’area omogenea cremasca, e di essere stato molto soddisfatto delle loro prestazioni. Per quanto attiene ai problemi infrastrutturali viabilistici, a mio parere vanno affrontati in modo globale e non a segmenti. Le tangenziali di Casalmaggiore e di San Giovanni in Croce, per fare un esempio, vanno collocate all’interno di un unico grande progetto territoriale, che dovrebbe inglobare anche il completamento della tangenziale di Piadena nel tratto mancante. Certo poi ci sono le risorse da reperire, ma quando c’è un disegno ampio e la volontà è espressa non da un solo sindaco ma dall’intero territorio è più facile essere ascoltati».
Consensi anche dal consigliere regionale del Pd Matteo Piloni: «E’ la strada giusta per costruire un'unità d'intenti in un territorio che ha estrema necessità di parlare con una sola voce».
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