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IL CASO

Ricorso bocciato: gli autovelox restano spenti

Il Tribunale del Riesame ha rigettato l’istanza della ditta fornitrice dei T-Exspeed v 2.0. I quattro impianti dell’ACI12 fra Piadena, Torre e Pessina continuano a essere inattivi

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

02 Ottobre 2024 - 15:23

Ricorso bocciato: gli autovelox restano spenti

PIADENA DRIZZONA - I quattro rilevatori di velocità fissi gestiti dalla Polizia locale dell’ACI 12, installati lungo la statale 343 Asolana all’altezza della strada per Voltido e lungo la statale 10 Padana inferiore a Piadena Drizzona, Torre de’ Picenardi e Pessina Cremonese, rimarranno inattivi ancora per un periodo prolungato. Probabilmente mesi. Il Tribunale del Riesame (il 20 settembre) ha infatti respinto il ricorso presentato dalla Kria Srl, la ditta fornitrice dei dispositivi T-Exspeed v 2.0, oggetto di sequestro preventivo dallo scorso 24 luglio. I dispositivi erano stati sequestrati nell’ambito di indagini sulla loro presunta mancanza di omologazione.

UNA VICENDA NAZIONALE

Il sequestro, emesso dal Gip del Tribunale di Cosenza su richiesta della locale Procura, ha coinvolto apparecchiature in diverse città italiane, come Venezia, Vicenza, Modena, Reggio Emilia, Pomarico, Cerignola, Pianezza, Formigine, Arcola, Carlentini, San Martino in Pensilis. Secondo l'accusa, il sistema T-Exspeed v 2.0 non rispetterebbe i requisiti di legge, poiché mancherebbe l'omologazione ministeriale e il prototipo necessario per certificare la legittimità delle multe emesse attraverso questi rilevatori.

KRIA SRL: «PRESUPPOSTI NON CONDIVISIBILI»

La Kria Srl, azienda che da oltre vent'anni produce e commercializza sistemi di rilevamento della velocità, si è difesa sostenendo che il provvedimento si fonda su «presupposti non condivisibili», ricordando che già lo scorso anno un sequestro simile era stato rapidamente annullato dal Tribunale di Cosenza.

DISPARITÀ DI TRATTAMENTO TRA I DISPOSITIVI

L'azienda ha inoltre lamentato una «evidente disparità di trattamento», poiché altri dispositivi analoghi non sono stati sequestrati. Il tribunale del Riesame, come conferma il vicecommissario Armando Aversa, comandante della Polizia locale dell’ACI 12, ha accolto le osservazioni relative al prototipo, che risulta pertanto regolarmente depositato. «Resta però aperto il problema che ruota intorno ai termini ‘omologazione’ e ‘approvazione’ dei dispositivi». Il sequestro è stato pertanto confermato e i dispositivi continueranno a restare inattivi.

RICORSO IN CASSAZIONE

La ditta fornitrice dovrebbe presentare «un ricorso in Cassazione» e fino al pronunciamento della Suprema Corte tutto resterà come ora: spento. La speranza è che i limiti di velocità vengano comunque sempre rispettati, nonostante la momentanea assenza dei controlli automatici.

RISOLUZIONE TRAMITE CHIARIMENTO MINISTERIALE

Una questione complessa da dipanare che potrebbe essere risolta se il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture emettessero un chiarimento sul tema, ad esempio equiparando il valore di ‘omologazione’ ad ‘approvazione’.

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