L'ANALISI
29 Settembre 2024 - 05:15
MALAGNINO - «Suo marito ha provocato un incidente nel quale è rimasta ferita un’altra persona. Dovrebbe pagare una cauzione per il rilascio del coniuge». Così il sedicente carabiniere ha messo in scena, ancora una volta, la solita, spregevole truffa ai danni di una signora anziana di Malagnino. Che, purtroppo, ha abboccato.
L’episodio è accaduto nei giorni scorsi e a farne le spese una donna che ha consegnato gioielli e denaro per il rilascio del marito. Un finto maresciallo dei carabinieri, infatti, ha chiamato sul telefono fisso l’anziana raccontando che il marito, di cui ha fatto nome e cognome precisi, era in stato di arresto presso la caserma poiché aveva provocato un incidente in cui era rimasta ferita anche un’altra persona. Il maresciallo chiedeva alla donna una certa somma di denaro di svariate migliaia di euro per poter far uscire dalla caserma il marito. Pochi minuti dopo si è presentato presso l’abitazione della donna un collega del truffatore il quale, spacciandosi anche lui per carabiniere, si è fatto consegnare denaro e gioielli che avrebbero dovuto costituire la cauzione per il rilascio del coniuge. Una volta che il complice si è allontanato, di lì a poco il marito è rientrato e la signora ha capito che era stata truffata.
«Come sempre è importante sapere che i carabinieri non chiedono denaro e gioielli – ribadisce il vice sindaco di Malagnino, Donato Losito – che in caso di incidente si presentano a casa e non chiamano al telefono. Quando si ricevono queste telefonate la prima cosa da fare è chiudere immediatamente la comunicazione, buttare giù il telefono, per non rischiare di farsi ingannare. Questi individui giocano sulla fragilità delle persone e sfruttano il momento di debolezza emotiva per raggirare le persone, soprattutto gli anziani, ma non solo. Oltretutto lo schema è piuttosto ricorrente e la chiamata sul telefono fisso, che solitamente ha lo stesso copione, serve ad impedire alle persone di chiamare dal cellulare».
Anche in questo caso la signora è stata intrattenuta con diversi stratagemmi al fisso per evitare che chiamasse al cellulare il marito «perché avrebbe chiaramente scoperto che si trattava di una truffa – continua il vice sindaco — quindi il consiglio è di chiudere immediatamente la telefonata e chiamare poi i veri carabinieri al numero 112». In seguito alla denuncia i carabinieri del Radiomobile di Casalmaggiore stanno conducendo le indagini per cercare di risalire ai due, o più, malviventi che hanno messo a segno il colpo e nei prossimi giorni acquisiranno anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza posizionate in paese.
Quella delle truffe agli anziani è purtroppo una pratica sempre più diffusa, in cui i malintenzionati approfittano della vulnerabilità delle persone solitamente per estorcere denaro. «Sensibilizzare gli anziani su queste truffe è essenziale per ridurre il rischio di cadere in queste spiacevoli trappole».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris