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Per il liceo biomedico la strada è tracciata

La sperimentazione all’Aselli porterà alla definizione fra tre anni del nuovo indirizzo

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

25 Settembre 2024 - 05:15

Per il liceo biomedico la strada è tracciata

CREMONA - L’obiettivo e la strada sono tracciati: fra tre anni il liceo scientifico Aselli potrà avvalersi dell’indirizzo biomedico. È questa la meta a cui porta l’avvio del secondo triennio di sperimentazione e potenziamento delle discipline biomediche. «Quest’anno parte la sperimentazione ufficiale, con decreto ministeriale, che promuove la sperimentazione del percorso al fine di creare un liceo biomedico ordinamentale — spiega Gabriella Cattaneo, vicepreside dell’Aselli e responsabile del progetto —. Con questa finalità sono presenti un comitato tecnico scientifico nazionale e uno per ogni regione per supportare, monitorare per finalizzare la programmazione ed il piano di studi del futuro liceo biomedico. È questo un passo importante. Dopo il protocollo di intesa con l’Ordine dei Medici a livello nazionale e territoriale, la presa in carico del ministero fa sì che questo secondo triennio sia propedeutico e funzionale alla nascita del nuovo liceo».

La vicepreside dell'Aselli Gabriella Cattaneo

Oltre un centinaio di ragazzi hanno partecipato all’incontro che ha illustrato l’avvio del nuovo triennio. «Lo sviluppo del percorso prevede, ancora per quest’anno, un impegno extracurricolare di 50 ore annue, quindi 150 ore totale per il triennio — prosegue Cattaneo —. Il percorso coinvolge infatti il triennio. Di queste 50 ore: venti sono svolte dai docenti di scienze del liceo, venti da medici specialistici. Inoltre, una decina di ore sono dedicate ad una parte laboratoriale presso le strutture sanitarie del territorio».

Tutto ciò si svolge sotto una stretta azione di controllo degli apprendimenti. «Gli studenti devono superare obbligatoriamente quattro test nazionali ogni anno, il cui punteggio è inserito in una piattaforma nazionale e costituisce voto di biomedicina sulla pagella — afferma —. Tutto ciò porta a una programmazione didattica condivisa a livello nazionale, un modo per mantenere omogenea e quindi valutabile la preparazione offerta ai trenta ragazzi che possono accedere al corso».


A giudicare dalla partecipazione dei giorni scorsi in aula magna il corso di potenziamento biomedico incontra il consenso degli studenti che magari hanno una passione per la medicina e si vedono in futuro vestire il camice bianco. «Il percorso è molto impegnativo e selettivo, ma desta sempre molto interesse negli studenti del nostro liceo che intendono frequentare le facoltà sanitarie e in particolare Medicina — conclude la vicepreside —. Il feedback che abbiamo circa il superamento dei test, la motivazione e la preparazione per affrontare il percorso universitario, è ottimo. Molti dei ragazzi che hanno frequentato il triennio di curvatura biomedica riescono a entrare a Medicina, ma soprattutto ci dicono di avere una preparazione tale che permette loro di affrontare le prime prove dello studio».

In prospettiva — se le caratteristiche del nuovo liceo saranno confermate — frequentare il biomedico dovrebbe assicurare l’ingresso a Medicina, senza dover sostenere il test. Un’evoluzione ulteriore che renderebbe ancor più attraente il nuovo indirizzo che verrà tenuto a battesimo fra tre anni.

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